Ddl manifestazioni storiche, ok definitivo al Senato. Attività didattiche integrate nel PTOF con risorse già disponibili

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Il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge sulle manifestazioni di rievocazione storica, insieme alla delega al governo per adottare norme volte alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Con 104 voti a favore, un voto contrario e 21 astensioni, il provvedimento mira a valorizzare la memoria storica dei territori, incluse le conoscenze, pratiche e prassi legate ai periodi storici di riferimento.

La valorizzazione sarà gestita da enti di rievocazione storica, enti locali o altri soggetti pubblici. Inoltre, presso il Ministero della Cultura, sarà istituito l’Elenco nazionale degli enti e delle manifestazioni di rievocazione storica, che servirà come registro ufficiale di tali attività.

La legge rappresenta un passo significativo per la conservazione e la promozione delle tradizioni locali e del patrimonio immateriale, sottolineando l’importanza di mantenere vivi gli eventi che contribuiscono alla conservazione della storia e della cultura italiana.

Cosa prevede la Legge?

Il disegno di legge, composto da 12 articoli, riconosce ufficialmente le rievocazioni storiche come componenti fondamentali del patrimonio culturale immateriale italiano, considerandole un elemento essenziale per la formazione e la crescita socio-culturale della comunità nazionale. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza delle rievocazioni storiche nel preservare la memoria collettiva e nel promuovere un senso di identità culturale.

Il provvedimento prevede che lo Stato si impegni a valorizzare e sostenere queste manifestazioni attraverso una serie di iniziative e misure. Tra queste, la creazione di un elenco nazionale degli enti e delle manifestazioni di rievocazione storica, che sarà pubblicato e aggiornato sul sito del Ministero della Cultura. Tale elenco servirà come strumento di riconoscimento ufficiale delle iniziative legate alla rievocazione storica, contribuendo alla loro visibilità e al loro sostegno.

Per l’istituzione e la gestione dell’elenco, è prevista una spesa annuale di 10.000 euro a partire dal 2024. Questa somma coprirà i costi legati alla manutenzione e all’aggiornamento del registro, rendendolo uno strumento accessibile e aggiornato per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività di rievocazione storica in Italia.

Iniziative didattiche nelle scuole (art. 7)

L’articolo 7 del disegno di legge riguarda le iniziative didattiche nelle scuole ed evidenzia il ruolo del Ministero dell’istruzione e del merito nel promuovere attività educative che favoriscano la conoscenza del patrimonio culturale italiano.

Nell’ambito del Piano delle arti (articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60), il Ministero sostiene iniziative didattiche nelle scuole con l’obiettivo di approfondire la comprensione storica del patrimonio culturale in tutte le sue sfaccettature e di valorizzare gli elementi culturali rilevanti per i singoli contesti territoriali. Queste iniziative potranno includere anche attività pratiche legate alle arti.

Le scuole, sia singolarmente che in rete, possono contribuire a queste finalità rispettando il principio dell’autonomia scolastica. Esse possono integrare e ampliare il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) con iniziative specifiche volte a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza, elementi chiave dei vari percorsi formativi.

Le istituzioni scolastiche, però, dovranno realizzare queste attività utilizzando le risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili, senza generare nuovi o maggiori costi per la finanza pubblica. Questo assicura che le iniziative siano sostenibili e in linea con i vincoli di bilancio esistenti.

Le reazioni politiche

Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Turismo della Lega, ha espresso il suo sostegno all’approvazione di un disegno di legge (DDL) volto a tutelare e promuovere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale italiano: “Questo DDL, proposto dalla Lega con l’onorevole Caparvi, mira non solo a preservare la memoria e le tradizioni delle comunità italiane, ma anche a valorizzare località ed eventi con un potenziale impatto positivo sul turismo culturale.”

Centinaio ha sottolineato che molte rievocazioni storiche si svolgono in piccoli borghi lontani dai principali circuiti turistici, e meritano di essere conosciute anche oltre i confini delle comunità locali. L’Italia vanta già 18 elementi iscritti nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, con altre candidature in corso.

Migliaia di tradizioni, feste, arti e saperi artigianali contribuiscono a rendere unico il panorama culturale del paese. Secondo Centinaio, promuoverle è essenziale per lo sviluppo del turismo culturale ed esperienziale, utile per combattere fenomeni come l’overtourism, favorire la destagionalizzazione e proteggere i luoghi a rischio di spopolamento.

IL TESTO DEL DDL

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