Dati Invalsi 2024, “Veneto terra di eccellenze. Istituti tecnici tallonano i licei”: l’analisi dell’USR

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Sono stati presentati ieri i risultati dei test Invalsi 2024. L’USR per il Veneto, in una nota, analizza i risultati: “Il Veneto si conferma terra di eccellenze. L’ultima fotografia scattata sui livelli di apprendimento della scuola italiana, il rapporto INVALSI 2024, mostra il 23 per cento degli studenti e delle studentesse che si attestano a livello di “eccellenza accademica” al termine del secondo ciclo di studi (il 25 per cento nel primo ciclo)”.

“A questo dato positivo – scrive l’USR – si aggiunge il basso livello, in diminuzione, della dispersione scolastica implicita. Rilevante è una dinamica specifica del Veneto: non solo la conferma degli buoni risultati nei licei, per quanto riguarda l’Italiano, ma anche un riallineamento dei dati positivi in questa materia negli istituti tecnici. Gli istituti tecnici veneti mostrano, diversamente da altre regioni italiane, buoni livelli in Italiano e in Matematica, collocandosi vicino ai licei”.

“Mentre tutti siamo concentrati sui dati – afferma di direttore generale dell’USR Veneto, Marco Bussetti -, è importante sottolineare il grande sforzo che le scuole e gli uffici dell’USR per il Veneto fanno per consegnare ogni anno questa fotografia aggiornata della scuola. Si tratta di riorganizzare l’orario per alcune settimane per permettere alle classi di recarsi nei laboratori informatici e svolgere la prova online. Ci sono docenti dedicati allo svolgimento delle prove, mentre gli uffici centrali sono impegnati nella organizzazione e nell’invio degli Osservatore esterni per le scuole campione. Un paio di mesi di grande lavoro, incastrato all’interno della routine scolastica e ai tanti altri appuntamenti di alunni e docenti. Mi premeva che si consolidassero i segnali di recupero sul 2019, anno prepandemia. Mi pare che il gap, segnato all’indomani della pandemia, sia in riduzione. Andrà valutato ulteriormente, ma è positivo il dato sulla dispersione implicita”.

“Un dato meno confortante, seppur in linea con quello nazionale – scrive l’USR – arriva dalla scuola primaria relativamente alla lingua italiana: il Veneto, assieme a Piemonte, Liguria, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, è sopra il 30 per cento di alunni nella fascia tra 1 e 2, ovvero al di sotto del livello base. Medesima situazione si osserva per la Matematica. Invece per quanto riguarda la lingua inglese, più del 95 per cento supera il livello A1, e per la prova di ascolto (listening) la percentuale supera l’85 per cento”.

L’analisi com0pleta dell’USR

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