Contagi a scuola, Azzolina: ecco i dati reali, a fine ottobre 25mila contagi, lo 0,40%
Il ministero dell’Istruzione si difende ancora dall’accusa di “aver nascosto” i dati sui contagi nelle scuole. La ministra Lucia Azzolina, con un lungo post su Facebook, ribatte: “Se sono disponibili dati di dettaglio sui contagi a scuola è proprio grazie al Ministero dell’Istruzione”
“Perché – spiega -, come accade in tutti gli ambiti e non solo in quello scolastico, la raccolta dei dati sui contagi è competenza delle autorità sanitarie. Ma il Ministero dell’Istruzione, tra le tante cose fatte per la ripartenza, ha comunque deciso di avviare un monitoraggio interno, attraverso i dirigenti scolastici che ringrazio. Monitoraggio che, tra l’altro, si è rivelato fondamentale per le autorità sanitarie nel momento in cui in alcuni territori c’è stata una difficoltà crescente di alcune Asl ad archiviare e comunicare i numeri sui contagi”.
“Cosa abbiamo fatto di quei dati? – continua la ministra -. Abbiamo deciso di nasconderli così segretamente da convocare, appena una settimana dopo la riapertura delle scuole, una riunione formale con Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per condividere i primi numeri in nostro possesso. Numeri che le autorità sanitarie hanno definito subito confortanti”.
“Da allora, settimana dopo settimana, il Ministero ha trasmesso tutti i dati all’Istituto Superiore di Sanità che li utilizza per i propri report. Le stesse autorità hanno più volte ribadito che la scuola ha avuto un impatto del tutto marginale sull’aumento dei contagi. Non la Ministra Azzolina, ma le autorità sanitarie. Credo non servano altri commenti“, conclude.
Sulla stessa questione la ministra è intervenuta ieri a Skytg24.
E sempre ieri il ministero aveva risposto ad alcune accuse, difendendosi.
Sull’inchiesta Wired, che ha rilevato 65mila contagi nelle scuole al 31 ottobre, la ministra è tornata poi a parlare a L’Aria di domenica su La7. “I dati vanno studiati, vanno messi in comparazione, al ministero dell’Istruzione non abbiamo la possibilità di lavorare i dati, per questo li abbiamo mandati all’Iss”.
“L’inchiesta? Una grande cantonata – risponde Azzolina –, è la somma dei contagi dal 14 settembre al 31 ottobre, senza uno studio dietro. Hanno però sbagliato, non hanno considerato tutti i comuni. Un terzo dei comuni non ha avuto contagi. A fine ottobre avevamo 25mila contagi, lo 0,40%. E’ più importante un articolo di un giornale o l’Iss?”, chiede Azzolina.
Sasso: Azzolina renda pubblici i dati
“Ministro Azzolina, renda immediatamente pubblici i dati relativi ai contagi nelle scuole.
Siamo fermi al 31 Ottobre, con 65000 casi per un terzo dei comuni, sul cui territorio sorge un edificio scolastico. È incredibile come il Ministero non abbia fornito i dati al Cts, ed è ancora più incredibile come lo stesso Cts guidi le politiche del governo soprattutto in materia di scuola, non sulla base di dati certi, ma su ipotesi, probabilità, calcoli ponderati”, attacca il deputato della Lega Rossano Sasso, membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.