Dare ai presidi il compito di selezionare gli insegnanti: la proposta per sconfiggere il precariato fa discutere

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La piaga dei docenti supplenti, un problema che da tempo attanaglia la scuola italiana, potrebbe trovare una soluzione: affidare ai dirigenti scolastici la responsabilità di selezionare i docenti, come ha chiesto il preside Paolo Fasce.

Attualmente, la scuola italiana ha un livello di supplenza fra i più alti d’Europa, una situazione che penalizza studenti e docenti per la mancanza di continuità didattica e per la conseguente instabilità nell’ambiente scolastico. La proposta, che prevede l’assegnazione ai presidi del compito di selezionare i docenti, mirerebbe a risolvere questi problemi.

La selezione diretta da parte dei dirigenti scolastici potrebbe garantire una maggiore continuità didattica, in quanto i dirigenti, avendo un’esperienza diretta e profonda della propria scuola, sono in grado di effettuare scelte più informate e consapevoli. Questa proposta potrebbe anche incoraggiare i docenti a impegnarsi in modo più duraturo e dedicato nelle scuole, sapendo che la loro posizione non è limitata ad un anno scolastico.

Tuttavia, questa ipotesi non è priva di critiche. Alcuni ritengono che questo cambiamento possa portare a favoritismi e mancanza di oggettività nella scelta dei docenti. Per bilanciare questi potenziali rischi, i presidi penserebbero a implementare un processo di selezione trasparente e basato su criteri precisi, che preveda anche l’intervento di commissioni esterne.

Solo una proposta, al momento, ma che indica la volontà dei presidi di voler risolvere l’annoso problema dei supplenti.

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