D’Aprile (UIL Scuola Rua): “Tentano di escluderci dai tavoli sindacali, ancora una volta: è un ricatto politico-sindacale”

WhatsApp
Telegram

La Uil Scuola Rua interviene con fermezza nel dibattito sull’accesso ai tavoli sindacali di informativa e confronto, denunciando un tentativo di esclusione indebito. Al centro della contestazione vi è l’udienza d’appello prevista per l’8 aprile, durante la quale sarà esaminata la richiesta di sospensione della sentenza con cui il Tribunale di Roma aveva riammesso il sindacato ai tavoli di confronto, ritenendo non costituzionalmente ammissibile la limitazione della partecipazione ai soli firmatari del contratto collettivo nazionale del comparto istruzione e ricerca.

Il precedente giudiziario

Secondo quanto dichiarato dal segretario generale Giuseppe D’Aprile, il tribunale aveva disapplicato gli articoli 5 e 6 del contratto, nella parte in cui questi riservano la partecipazione ai soli soggetti firmatari. Il provvedimento giudiziario aveva quindi riconosciuto il diritto costituzionale all’informazione e al confronto sindacale.

D’Aprile: “È un ricatto politico-sindacale”

D’Aprile esprime preoccupazione per la rapidità con cui è stata avanzata la richiesta di inibitoria, interpretandola come “un tentativo di impedire l’esercizio delle prerogative sindacali da parte di un’organizzazione che rappresenta migliaia di lavoratori“.

“Da cosa è giustificata? – si chiede il segretario in un video diffuso su YouTube quale sarebbe l’atteggiamento antigiuridico tale da giustificare una richiesta di sospensiva? Noi ci siamo fatti un’idea. Inibire, appunto, attraverso un’opposizione antidemocratica e anticostituzionale, la possibilità ad una organizzazione sindacale rappresentativa di migliaia di lavoratori, di poter liberamente esprimere le proprie coerenti posizioni sindacali”.

Secondo il sindacalista, il vincolo secondo cui solo i firmatari di contratto avrebbero diritto a essere informati e coinvolti nei processi di confronto istituzionale rappresenta un “ricatto politico-sindacale. Dover firmare un contratto per essere informati – altrimenti si è esclusi dall’esercizio di un diritto costituzionale – per noi si chiama ricatto politico sindacale – denuncia D’Aprile – e noi ai ricatti non ci stiamo“.

WhatsApp
Telegram

Concorso DSGA. Preparati alla prova orale con determinazione. Lezioni in sincrono con Eurosofia