D’Angelo (Cgil): A Ravenna, un docente di sostegno ogni 3,47 disabili

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Sostegno, boom supplenze: più di 60 mila i docenti non abilitati

Da quel di Ravenna arriva un grido di allarme sul personale di sostegno. A lanciarlo è stata la sindacalista territoriale per la scuola della Cgil, Marcella D’Angelo. 

Le sue parole sono state riprese dal sito RavennaNotizie.it e non si è lesinata nel definire “inquietante e drammatica, la dotazione organica provinciale relativa al sostegno“.

Se da un lato l’organico di diritto distribuito nella nostra provincia – ha spiegato meglio D’Angelo – per quello che riguarda i docenti di ogni ordine e grado, potrebbe definirsi quasi soddisfacente, dall’altro risulta incomprensibile come la gestione dei docenti di sostegno, sia stata ridotta al lumicino“.

Secondo i calcoli fatti dal sindacato i bambini bisognosi del sostegno regolarmente iscritti sarebbero in aumento di 168 unità per un totale di 1.508, contro i 1.470 registrati al momento della chiusura dell’organico. Facendo una media, risulta un rapporto di un docente ogni 3,12 alunni e nella scuola primaria sale a uno ogni 3,47 alunni.

Il diritto allo studio dei piccoli cittadini diversamente abili – ha accusato Marcella D’Angeloè diventato il bancomat del Miur che, attraverso l’indecente ormai consolidata prassi delle deroghe, discrimina e mortifica gli alunni più deboli che al pari degli altri possono, anzi devono raggiungere traguardi importanti scolastici, sociali e civili. A conti fatti – ha concluso la sindacalista – mancano all’appello i docenti di sostegno, 25 D.S.g.a (responsabili del personale Ata) per 25 istituti su 44; almeno altri 35 assistenti amministrativi, 50 collaboratori scolastici e 30 assistenti tecnici per soddisfare anche le scuole del primo ciclo e poi potrebbero mancare gli insegnanti in generale se i vari concorsi in atto, non terminassero in tempo utile per le immissioni in ruolo. L’intesa siglata a livello nazionale tra governo e sindacati è senz’altro un piccolo passo in avanti, ma i benefici delle stessa saranno tangibili forse per l’anno scolastico 2020/21, rimane quindi l’incognita 2019/20“.

La situazione è simile a quella rivendicata dal Gazzettino.it. Anche in quella regione viene evidenziata una carenza di insegnanti di sostegno. Secondo il quotidiano, stando alle segnalazioni della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, nel Veneto ci sarebbe il minor numero di docenti di sostegno.

Nonostante sia stato attivato il corso sostegno a.a. 2018/19 la situazione sembra non essere stata completamente risolta e a settembre potrebbero esserci ancora posti vuoti.

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