Dall’autorevolezza da restituire agli insegnanti alla riforma del voto in condotta: ecco i punti cardine della “Scuola del Merito” di Valditara

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Nel corso della Festa del quotidiano Il Foglio, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ha elencato i pilastri della “Scuola del Merito”, che già ha iniziato a far vedere i primi provvedimenti.

 

Ridare autorevolezza agli insegnanti

Senza dubbio quello dell’autorevolezza ai docenti è un tema centrale e che tocca diversi punti. Prima di tutto quello economico, con l’aumento di stipendio.

Secondo Valditara, “se non sai chiudere un contratto per dare un po’ di soldi in più ai docenti, se consenti ad uno studente di usare il cellulare mentre il docente spiega, se si può picchiare un insegnante senza che lo stato si schieri con l’insegnante, se i docenti sono gli unici a non essere assicurati per incidenti sul lavoro, che autorevolezza e che autorità vuoi riconoscere agli insegnanti?“, si chiedeva ironicamente il Ministro poche settimane fa.

Noi abbiamo provveduto“, osserva il capo di Viale Trastevere, facendo riferimento al rinnovo del contratto scuola, all’inasprimento delle pene contro chi colpisce un docente e al ricorso gratuito all’avvocatura dello Stato, alla copertura assicurativa fornita.

In particolare, ricordiamo proprio il via libera della Camera dei Deputati nei giorni scorsi alla proposta di legge, che mira a contrastare le violenze sui docenti.

Fra gli aspetti più importanti della proposta c’è l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico presso il Ministero dell’Istruzione. Questo organismo avrà il compito di monitorare e relazionare al Parlamento sul fenomeno della violenza, fornendo indicazioni preziose al ministero su come migliorare i rapporti tra studentiprofessori e genitori. Tra le iniziative suggerite, spiccano i corsi di formazione per gli insegnanti e i progetti di prevenzione del disagio giovanile.

Particolarmente rilevante è la modifica del codice penale per introdurre un’aggravante specifica. Gli articoli 336 e 341-bis verranno emendati per punire più severamente chi esercita violenza, offende o minaccia pubblici ufficiali, inclusi docenti e personale scolastico. 

Assicurazione docenti

La legge n.85 del 3 luglio scorso prevede l’estensione dell’assicurazione agli incidenti a scuola copre ora sia studenti che personale didattico durante le attività di insegnamento e apprendimento, indipendentemente dal tipo di istruzione o formazione, dalle scuole professionalizzanti agli ITS. Una particolare attenzione è stata data al danno in itinere per il personale scolastico, oltre all’ampliamento delle tutele per gli studenti durante le gite e altre attività extracurricolari.

Invece l’articolo 18 introduce l’estensione sperimentale delle coperture assicurative obbligatorie dell’INAIL per l’anno scolastico 2023-2024. Questa protezione coprirà gli studenti, i docenti e anche il personale esterno e ausiliario durante tutte le attività previste dal piano formativo, ma limitato agli eventi occorsi all’interno delle sedi scolastiche o durante le attività programmate.

Riforma degli istituti tecnici e professionali

Un altro tassello importante della visione di Valditara è la riforma degli istituti tecnici e professionali.

“La riforma dell’istruzione tecnico professionale l’abbiamo approvata in Consiglio dei Ministri, ora è all’esame del parlamento, abbiamo chiesto la procedura d’urgenza. Mi auguro che entro fine anno possa essere approvata”, per essere ”operativa dall’anno 2024-25”, ha detto.

La riforma sperimentale dell’istruzione tecnica e professionale, prevista dal 2024/25. Taglio di un anno, da 5 a 4. Dal 2024/25 sarà avviata una sperimentazione in larga scala con percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy, che potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% di istituti tecnici e professionali del territorio. Sarà utilizzata una metodologia “on-the-job”, con un massiccio utilizzo della formazione pratica.

Riforma del voto in condotta

Altra misura già varata dal Consiglio dei Ministri riguarda la riforma del voto in condotta. Il Ministro ha da sempre sottolineato l’importanza di ripristinare una cultura del rispetto e di modificare l’attuale sistema di gestione delle sospensioni scolastiche, mettendo in discussione l’efficacia delle sospensioni come misura disciplinare, sostenendo che tali azioni possono non essere sufficientemente educative per gli studenti. In particolare, ha evidenziato come la sospensione di uno studente per comportamenti violenti o bullismo possa essere controproducente. “Che senso ha che il bulla venga tenuto a casa. Ci vuole più scuola”.

Alleanza pubblico-privato

Nel suo intervento alla festa de Il Foglio, il capo del dicastero di Viale Trastevere ha anche toccato l’altro tema importante dell’alleanza fra pubblico e privato: tra le iniziative chiave, Valditara ha menzionato infatti una partnership tra privati e istituzioni scolastiche rivolta a migliorare l’edilizia scolastica e l’efficienza energetica degli edifici, attraverso il project financing e la collaborazione con gli enti locali.

Anche a livello di connessione fra scuola e lavoro, il Ministro auspica una collaborazione produttiva fra pubblico e privato.  Confindustria, ricorda, rileva che il 48% di queste figure professionali è difficile da reperire. È imperativo trasformare queste statistiche in opportunità per i giovani, offrendo formazione e opportunità di carriera.

Agenda Sud

Ovviamente, non poteva mancare Agenda Sud, un ambizioso piano contro la dispersione scolastica nelle regioni meridionali, con un investimento di oltre 325 milioni di euro. L’unità scolastica dell’Italia è vista come cruciale per garantire lo sviluppo equo del Paese.

Agenda Sud ha lo scopo di riunire l’Italia dando a tutti i giovani le stesse opportunità. La “scuola del merito” è quella che valorizza i talenti di ciascuno, che mette al centro la persona dello studente: sono i cardini della scuola costituzionale.

In aggiunta ai progetti di Agenda Sud, il nuovo decreto dà la possibilità di aumentare l’organico degli istituti scolastici: sono in arrivo 450 posti in più per le scuole indicate nel progetto Agenda Sud con contratti al 30 giugno 2024. In ulteriore aggiunta al personale docente, per le scuole del Meridione è previsto un ulteriore finanziamento per il personale ATA degli istituti scolastici del progetto di Agenda Sud che potranno disporre di un’unità di personale in più fino al 31 dicembre.

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