Dall’assunzione dei docenti precari all’assegnazione provvisoria per i vincolati: come può cambiare il decreto sostegni bis

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Entro domani, giovedì 10 giugno, le forze politiche della Camera dovranno presentare gli emendamenti per le eventuali modifiche al decreto sostegni bis. Per la scuola sono diversi i temi su cui intervenire, su tutti la fase transitoria di reclutamento degli insegnanti precari e la concessione dell’assegnazione provvisoria ai docenti sottoposti ai vincoli di mobilità. Oggi i sindacati in piazza per manifestare proprio contro il decreto varato a metà maggio dal Governo.

L’iter del decreto sostegni bis

Come dicevamo gli emendamenti devono essere presentati entro le 16 del 10 giugno. Martedì 15, invece, sapremo quali emendamenti sono stati dichiarati inammissibili e quali sono quelli segnalati dal governo.

Le votazioni sugli emendamenti dovrebbero iniziare a partire da lunedì 21 giugno. In aula, a Montecitorio, dunque, potrebbe arrivare a fine giugno o i primi giorni di luglio per l’approvazione in prima lettura. Poi ci sarà il passaggio al Senato per l’approvazione definitiva: tutto entro la fine di luglio, entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge.

Precari e reclutamento

Per quanto riguarda il precariato sembra esserci quasi convergenza sui punti da modificare: prima di tutto far cadere il requisito dei tre anni di servizio per i docenti precari di prima fascia delle Graduatorie provinciali, attualmente previsto dal testo licenziato dal Governo. Inoltre, prevedere l’assunzione anche per i docenti precari della seconda fascia delle Gps.

La Lega, tramite il responsabile scuola Mario Pittoni, ha da subito annunciato la proposta di modifica del decreto sostegni bis in tal senso, con una piano di 10 punti volto a raddrizzare quanto di storto attualmente contiene il dispositivo.

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Piuttosto simile la proposta del deputato del partito democratico Matteo Orfini, spiegata in precedenza da Orizzonte Scuola: “Il requisito previsto dalla lettera b) cioè aver svolto almeno tre annualità di servizio nelle istituzioni scolastiche statali, riduce il numero degli aspiranti presenti in I fascia GPS (docenti già in possesso di abilitazione o specializzazione per l’insegnamento sul sostegno). Stimiamo che anche senza il requisito delle tre annualità il numero degli aspiranti abilitati e specializzati sia già inferiore alle disponibilità di posti soprattutto sul sostegno. La previsione del requisito del servizio limita fortemente l’efficacia della disposizione che ha l’obiettivo di evitare che restino cattedre scoperte. (1,c)”, si legge sulla motivazione prevista alla proposta emendamenti che sottolinea appunto anche un altro aspetto: “estendere anche ai docenti inseriti nella II fascia GPS con tre annualità di servizio, la possibilità di assunzione sui posti che risultino ancora vacanti dopo l’assunzione degli aspiranti inseriti in I fascia GPS. Questo al fine di non lasciare scoperte le cattedre eventualmente ancora vacanti dopo le procedure ordinarie e straordinarie previste dal comma 4”.

A proposito di sostegno, il M5S punta sul concorso riservato agli specializzati: la parlamentare Vittoria Casa in un’intervista rilasciata ad Orizzonte Scuola, ha annunciato di aver “presentato un emendamento a mia prima firma che permette al ministero di bandire procedure semplificate per l’immissione in ruolo di questi docenti in possesso del titolo di specializzazione. Basterebbe soltanto un decreto del Ministro per aprire le procedure ed avere già a settembre docenti di sostegno di ruolo“.

Docenti vincolati e assegnazione provvisoria

Anche in questo caso, sia Lega che Pd, hanno proposto una soluzione per quei docenti bloccati dai vincoli di permanenza di mobilità. Vincoli che il decreto sostegni bis ha portato da cinque a tre anni ma che non basta per salvaguardare i docenti. Ecco perchè la proposta emendativa delle forze politiche va proprio nella direzione di concedere almeno l’assegnazione provvisoria a questi insegnanti: “Premesso  che l’assegnazione provvisoria può essere disposta fino al 20° giorno successivo all’inizio delle lezioni (mediamente tra il 4 e il 10 ottobre), fa notare il senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega, “per evitare il sovrapporsi di tale procedura col conferimento delle supplenze, sarebbe ovviamente opportuno che quest’ultimo fosse programmato per fine agosto e le assegnazioni provvisorie all’inizio dello stesso mese“.

E anche il deputato Orfini, nel suo pacchetto di emendamenti per il decreto sostegni bis prevede tale concessione: a proposito dei vincoli di permanenza, questi debbano essere rivisti in sede di contrattazione collettiva, lasciando almeno lo spazio all’assegnazione provvisoria annuale per esigenze familiari.

Nel frattempo i sindacati oggi scendono in piazza per un presidio nazionale contro il decreto sostegni bis: la manifestazione centrale sarà a Roma dinanzi la Camera dei Deputati (ore 15), ma sono previste concentrazioni di manifestanti in tutta Italia.

I sindacati scuola contro il Decreto Sostegni Bis: ecco le manifestazioni città per città [TABELLA]

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