Dal Senato modiche modeste per risolvere i problemi della scuola. Pacifico (Anief-Udir): un’altra occasione persa, ma noi non ci rassegniamo
Le modifiche che il Senato si accinge a produrre al decreto legge Omnibus non soddisfano il mondo della scuola: la versione finale del DL n. 113 approvato lo scorso 7 agosto dal Consiglio dei Ministri non contiene infatti la maggior parte degli emendamenti migliorativi che aveva suggerito il sindacato Anief.
Si va dalla mancata conferma dell’organico Ata Pnrr e Agenda Sud all’esclusione degli idonei dei concorsi dalle graduatorie di merito, dalla metà dei posti in deroga su sostegno, da collocare in organico di diritto, all’alto tasso di docenti precari che ormai rappresentano almeno un quinto di tutto il corpo insegnante delle nostre scuole.
“La quinta e sesta Commissione del Senato non hanno prodotto le risposte che cercavamo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir -, di fatto precludendo, bocciando o ritirando, la maggior parte degli emendamenti presentati per risolvere diversi problemi che perdurano nelle nostre scuole da troppo tempo”.
Secondo il sindacalista autonomo, dunque, i risultati legislativi che stanno scaturendo dal lavoro di selezione prodotto sul decreto Omnibus dei senatori impegnati nella fase di conversione in legge del DL, “rappresentano l’ennesima occasione persa per risolvere diverse questioni centrali che compromettendo i diritti dei lavoratori incidono negativamente anche sulla didattica e sull’apprendimento degli studenti, come ad esempio pregiudicando la continuità didattica. Noi, comunque non ci rassegniamo – specifica Pacifico – perché il confronto con le forze parlamentari adesso si sposta sul decreto Salva Infrazioni e sui contenuti della prossima legge di bilancio”.