Dal rinnovo del contratto scuola fino alle pensioni e al caro bollette: i temi di cui dovrà occuparsi il nuovo governo

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Poco più di 15 giorni alle elezioni politiche del 25 settembre che daranno all’Italia un Parlamento ridisegnato e di conseguenza un nuovo governo.

I tempi tecnici per l’iter post-voto allungheranno ancora il momento in cui l’esecutivo entrante sarà effettivamente nei pieni poteri. Dalla riforma pensioni al tema energetico, dal Pnrr alla lotta al Covid: ecco i tavoli su cui dovrà lavorare il prossimo governo.

Da segnalare che la NADEF, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza lasciato dall’attuale esecutivo Draghi dovrà essere integrato dal suo successore. Uno dei primi compiti del nuovo esecutivo sarà indicare obiettivi programmatici essenziali per la prossima legge di Bilancio.

CONTRATTO SCUOLASarà il prossimo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre a chiudere la trattativa per il rinnovo del contratto. La Legge di Bilancio che l’esecutivo dovrà varare sarà almeno di 25 miliardi e dovrà contenere anche i costi per il rinnovo del contratto per il personale scolastico. Si arriverà a poco meno di 50 euro netti in base alle ultime cifre. Per quanto riguarda il personale docente, si prevede un aumento medio di 123 euro (lordi) al mese, per 13 mensilità, anche se bisogna considerare che di questi, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non per tutti gli insegnanti. Per quanto riguarda il personale ATA, si parla di un aumento di 75 euro + 9,79 per ordinamento professionale + 3,91 nel MOF per contrattazione integrativa, per un totale circa di 90 euro.

PNRR – A breve ci sono le prossime scadenze legate al Pnrr con l’Italia che deve raggiungere gli obiettivi della seconda tranche dei fondi europei, in modo da poter ricevere la terza. Alcuni partiti hanno lanciato l’ipotesi di ridiscutere in parte gli accordi del piano. Inoltre, entro il 31 dicembre, il Parlamento deve approvare la legge di Bilancio. Il nuovo governo traccerà la strada, anche da un punto di vista finanziario, scegliendo se ricorrere a uno scostamento di bilancio o meno.

COVID – In arrivo i nuovi vaccini “aggiornati” per contrastare le ultime varianti del coronavirus. Nelle prossime settimane quindi la campagna vaccinale sarà intensificata. Sul tema della lotta al Covid, il centrodestra è orientato a una strategia di maggiore permissività, togliendo ulteriori obblighi e regole. Centrosinistra e Terzo polo invece vorrebbero proseguire con la linea della cautela, sulla traccia del governo uscente

CARO BOLLETTE – Il decreto Aiuti ter sarà uno dei lasciti del governo uscente, ma il provvedimento di sostegno a famiglie e imprese per contenere gli effetti degli aumenti energetici potrebbe non bastare. Non si può escludere che chi sarà a Palazzo Chigi dovrà probabilmente intervenire di nuovo.

PENSIONI – A fine anno terminerà l’esperienza di Quota 102 e senza una misura in materia nel 2023 tornerebbe in vigore la legge Fornero. Tutti i partiti hanno visioni molto diverse. La Lega (ma anche i sindacati) propongono Quota 41. Fratelli d’Italia è orientata a una flessibilità in uscita con ricambio generazionale. Pd e Terzo polo vorrebbero uno schema con possibilità di pensione a 63 anni di ma vincolata al metodo contributivo

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