Dal 1° settembre cambiano le regole per il comportamento degli studenti: cosa è previsto

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L’articolo 1 della legge 150/2024 prevede l’adozione di nuove disposizioni regolamentari entro un termine di 180 giorni dalla sua entrata in vigore. L’obiettivo è quello di riformare strumenti normativi già esistenti nel contesto scolastico, con particolare riferimento alla gestione dei rapporti tra studenti, famiglie e istituzioni scolastiche. Le modifiche entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico, cioè dal 1° settembre 2025.

Tra le novità, un maggiore focus su:

  • Bullismo e cyberbullismo, con linee guida più stringenti per prevenire e gestire i casi;
  • Uso di alcol e sostanze stupefacenti, con protocolli di intervento più efficaci;
  • Altre forme di dipendenza, come quella da tecnologia, da inserire nei piani di monitoraggio scolastico.

L’intervento si allinea anche alla Legge 70/2024, che già prevedeva misure specifiche contro le devianze giovanili, ribadendo il ruolo formativo e disciplinare della scuola.

Revisione del sistema di valutazione nelle superiori

Un altro pilastro della riforma riguarda il Regolamento di valutazione (DPR 122/2009), che sarà aggiornato per le scuole secondarie di secondo grado. Le modifiche riguardano:

  • Criteri di valutazione periodica e finale, con maggiore attenzione al comportamento e alla partecipazione attiva;
  • Sanzioni più chiare per condotte gravi, come aggressioni verbali o fisiche verso compagni e docenti.

L’obiettivo è riaffermare il ruolo educativo della scuola, non solo come luogo di apprendimento, ma anche come spazio di crescita civile. Le nuove norme mirano a ridurre l’impunità per atti violenti, garantendo al contempo percorsi di recupero per gli studenti coinvolti.

Addio alle sospensioni passive, spazio alla cittadinanza attiva

Niente più sospensioni “a casa” per chi commette atti di bullismo, violenza o danneggia la scuola.

Se prima uno studente poteva essere allontanato fino a 15 giorni senza reali conseguenze formative, ora dovrà:

  • Frequentare regolarmente le lezioni
  • Svolgere attività di riflessione su quanto accaduto, con ricerche ed elaborati
  • Per sospensioni superiori a 2 giorni, partecipare ad attività di cittadinanza solidale: volontariato in mense, ospedali, case di riposo o, in alternativa, manutenzione degli spazi scolastici

L’obiettivo è trasformare la sanzione in un’occasione educativa, sviluppando senso civico e responsabilità sociale.

Voto in condotta: 5 significa bocciatura, 6 rimanda a settembre

Cambiano radicalmente le regole sulla valutazione del comportamento:

  • 5 in condotta comporterà la bocciatura automatica, senza possibilità di recupero
  • 6 in condotta obbligherà a un esame di riparazione a settembre, con la presentazione di un elaborato critico sui valori violati
  • Il voto di condotta diventa determinante per l’ammissione agli esami e il passaggio alla classe successiva

Il comunicato del Consiglio dei Ministri

Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha approvato un decreto che interviene sullo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, emanato con d.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, recante i diritti e i doveri, nonché le assunzioni di responsabilità da parte degli studenti. In considerazione dei frequenti fenomeni di violenza fisica e psicologica, bullismo e aggressività, compiuti da alunni e studenti nei confronti dei propri compagni e del personale docente, il provvedimento ha l’obiettivo di rispristinare un rapporto equilibrato tra gli studenti, le scuole e le famiglie, in linea con i principi di partecipazione e rispetto reciproco. L’intervento normativo è diretto anche ad attuare quanto previsto dall’articolo 5 della legge 17 maggio 2024, n. 70. in materia di bullismo e cyberbullismo. È previsto un ampliamento dell’impegno delle istituzioni scolastiche per creare le condizioni necessarie per garantire l’individuazione e l’emersione di episodi riconducibili a fenomeni di bullismo e cyberbullismo, nonché di situazioni di uso o abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti e di altre forme di dipendenza.

Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha approvato le modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione. Nello specifico, vengono riformate la valutazione periodica e finale degli apprendimenti e quella relativa al comportamento degli studenti delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Il sistema di valutazione viene rivisto anche a causa del notevole aumento di episodi di violenza fisica e psicologica nelle scuole, compiuti dagli studenti ai danni dei compagni o del personale scolastico e per riaffermare il ruolo educativo svolto dal corpo docente. 

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