Dal campo profughi alla laurea, la storia di Solomon
Solomon Seyoum Elala ha attraversato montagne e valli, sia in senso letterale che figurato, per raggiungere un traguardo che molti avrebbero considerato inaccessibile: dalla vita in un campo rifugiati in Etiopia alle prestigiose aule dell’Università Iuav di Venezia.
La sua straordinaria avventura inizia grazie al programma UNICORE (University Corridors for Refugees), un’iniziativa creata per aiutare giovani rifugiati a proseguire gli studi in Italia. Grazie a questo corridoio universitario, Solomon arriva a Venezia nel settembre 2020.
Il suo talento e la sua determinazione non passano inosservati. Viene selezionato da Giovanna Marconi, coordinatrice della Cattedra UNESCO sull’Inclusione Sociale e Spaziale dei Migranti Internazionali. Marconi, descrivendo il loro primo incontro virtuale, ricorda un giovane determinato, vestito per l’occasione e desideroso di sfruttare ogni opportunità per elevare se stesso e la sua comunità.
Iscrivendosi al corso di laurea magistrale in Pianificazione e politiche per la città, il territorio e l’ambiente, Solomon dimostra una passione particolare per le questioni ambientali. Tuttavia, non si limita ai libri di testo: si immerge nella cultura italiana, studiando la lingua, cantando nel coro “voci dal mondo” di Mestre e collaborando con la Caritas Diocesana, alleata nel progetto UNICORE.
Il suo viaggio accademico raggiunge un punto culminante con la sua tesi su Addis Abeba. Sebbene inizialmente titubante, viene incoraggiato da Marconi e guidato dai docenti Denis Maragno e Domenico Patassini, riuscendo a creare un’opera significativa. Nel luglio 2023, Solomon consegue la laurea con un punteggio di 108/110.
Riflettendo sulla sua esperienza all’Università Iuav di Venezia, Solomon elogia l’inclusività e il supporto dei docenti, sottolineando l’importanza delle attività di gruppo che arricchiscono l’esperienza accademica.
La storia di Solomon è una delle quattro storie di successo grazie all’adesione dell’Università Iuav di Venezia al Progetto Unicore, dimostrando l’importanza e l’efficacia di tali programmi nell’offrire opportunità a chi è spesso privo di voce.
