Dai pionieri della robotica educativa e dei FabLab idee per gli atelier creativi nella tua scuola

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È stato pubblicato l’avviso per la realizzazione di atelier creativi e per le competenze chiave nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) in seguito al decreto ministeriale dell’11 marzo 2016, prot. N. 157.

È stato pubblicato l’avviso per la realizzazione di atelier creativi e per le competenze chiave nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) in seguito al decreto ministeriale dell’11 marzo 2016, prot. N. 157.

Il bando, che scadrà il 27 aprile 2016, è rivolto alle scuole statali del primo ciclo che potranno richiedere – singolarmente o in rete – fino a 15.000€.

È inoltre consentita la partecipazione da parte di istituzioni scolastiche paritarie nonché di secondarie di secondo grado, enti di formazione e imprese private esclusivamente in rete con istituzioni statali del primo ciclo.

Obiettivo di questo progetto d’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale è riportare a scuola il fascino dell’artigiano, del maker, dello sperimentatore. Gli atelier creativi sono infatti spazi innovativi e modulari in cui manualità, creatività e tecnologie possono incontrarsi. Sapere significa anche e soprattutto saper fare: vengono perciò incoraggiate e favorite le attività “hands-on” in cui gli studenti sono chiamati ad agire attivamente, a lavorare per progetti, a collaborare per realizzare una conoscenza trasversale e concretamente utile.

In quest’ottica le tecnologie e dispositivi individuali e collettivi e arredi mobili e modulari hanno un ruolo fondamentale ma non esclusivo: devono essere un “tappeto digitale”, un punto di partenza da arricchire però con idee e dotazioni che sviluppino la creatività e la capacità di mettersi al lavoro in prima persona dei ragazzi, anche attraverso veri e propri esercizi manuali.

Nell’avviso inviato alle scuole si fa perciò riferimento esplicito a robotica educativa ed elettronica educativa, logica e pensiero computazionale, artefatti manuali e digitali che costituiscano un accesso a una didattica basata su storytelling, serious gaming e, più in generale, metodologie di didattica attiva.

Tale spazio non va pensato come un’area per attività extrascolastiche, ma come un ambiente in cui sviluppare le attività curricolari di ogni giorno, con il fine ultimo di modificare proprio il modo di fare lezione ogni giorno. Inoltre potrà diventare uno spazio di apertura della scuola alla comunità, in cui promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di identificare e risolvere i problemi (per questo l’introduzione della robotica educativa risulta fondamentale), la capacità di cogliere le implicazioni degli sviluppi tecnologici e scientifici (non ultima la consapevolezza digitale), l’operatività, la capacità di lavorare in team e di fare ricerca sviluppando la propria progettualità.

L’ambiente così concepito potrà essere diviso in zone altamente specializzate, per scoprire o promuovere i talenti degli studenti, oppure come un ambiente generalista di “tinkering” (un ambiente in cui “armeggiare” per sperimentare in modo diverso la scienza e la tecnologia, in modo creativo, progettuale e collaborativo).

Grande attenzione è stata inoltre data all’inclusione di FabLab all’interno dei locali scolastici, visti come ambienti privilegiati del lavoro progettuale, portato avanti con mano, in prima persona, dagli studenti fin dalla scuola primaria. Vengono quindi incoraggiate dotazioni che prevedano stampanti 3D e attrezzature da “artigiani” in genere adattate però ai contesti scolastici e ai giovani fruitori a cui sono destinate.

Altro punto focale della direttiva sono i kit di robotica educativa (come le soluzioni BYOR anche per i più piccoli per conoscere Arduino fin dalla scuola secondaria di primo grado o i robot LEGO Education WeDo 2.0 e LEGO MINDSTORMS Education EV3), i kit di elettronica educativa, ma anche alle materie umanistiche, con particolare attenzione per metodologie e kit che favoriscano lo storytelling (come il kit LEGO Education StoryStarter), il team building (costruibile ad esempio attraverso LEGO Education BuildToExpress, il prodotto nato per portare serious play e capacità di astrazione anche in contesto scolastico) e la capacità di comunicazione all’interno della classe.

Particolare rilievo a questo progetto è stato dato da CampuStore, che da oltre 20 anni offre soluzioni all’avanguardia (con particolare attenzione alla robotica educativa e all’innovazione in genere) alle scuole italiane di ogni ordine e grado. Sul sito CampuStore.it le direttive del ministero in merito agli atelier creativi vengono costantemente aggiornate e corredate di soluzioni e consigli per redigere i progetti ed accedere ai fondi messi in palio.

Abbiamo programmato una serie di appuntamenti – in costante aggiornamento – con l’obiettivo di illustrare le soluzioni più idonee alla realizzazione dei progetti per gli atelier creativi, attraverso una presentazione generica di circa un’ora e un’esposizione di prodotti in cui vedere e provare con mano tutte le soluzioni inseribili nei progetti. Clicca qui per vedere le date e i luoghi dei prossimi incontri. . 

Sicuramente gli atelier creativi sono un’ottima opportunità di crescita per tutte le scuole italiane: cosa porteranno nella tua scuola? Inizia subito a progettare la tua classe del futuro!

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