Dagli scherzi in classe al palcoscenico, la scuola di Ezio Greggio: “Fingevo di essere miope o di cadere per non essere interrogato”

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Fin da piccolo, Ezio Greggio, noto attore e conduttore televisivo, ha manifestato una spiccata propensione per la comicità, trasformando le aule scolastiche nel suo primo palcoscenico.

“Marachelle” e risate sono state le costanti della sua esperienza scolastica, come lui stesso ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. Già alle scuole medie, Greggio metteva in atto ingegnosi stratagemmi per sconvolgere la quiete delle interrogazioni. Chiedeva ai compagni di disporre le cartelle in un percorso a ostacoli tra il suo banco e la cattedra, simulando poi una rovinosa caduta, con grande ilarità generale.

“Torso di broccolo!”: gli scherzi al liceo

L’arrivo al liceo non ha spento la vena goliardica del futuro comico. Un’insegnante miope diventa l’involontaria protagonista di un nuovo sketch ideato da Greggio. Indossando occhiali di carnevale con naso e sopracciglia finte, l’allievo si presentava come altrettanto bisognoso di correzione visiva. Quando la professoressa lo invitava alla lavagna, lui, fingendo di non vedere bene, si dirigeva verso la porta dell’aula, iniziando a scrivere su di essa con il gessetto. L’esasperata reazione dell’insegnante – “Greggio, ma cosa fai, torso di broccolo!” – è diventata un aneddoto esilarante nel repertorio del comico.

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