“Dagli antichi Galli nei pollai al Bacio nella paninoteca di Brera”, gli strafalcioni epici degli studenti in classe

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Le aule scolastiche si trasformano spesso in palcoscenici di involontaria comicità grazie agli strafalcioni degli studenti. Un fenomeno che unisce generazioni di docenti nel raccogliere e condividere le risposte più esilaranti dei propri alunni.

Come quella riportata su X da un insegnante che, chiedendo a uno studente dove vivessero gli antichi Galli, si è sentito rispondere con sicurezza: “Negli antichi pollai”. Non meno creative le affermazioni in ambito geografico e artistico. Un docente racconta di aver sentito dire che “il Partenone si trova nel British Museum” – un’affermazione paradossalmente non del tutto errata considerando i controversi marmi di Elgin – o che “il Colosseo si trova a Pozzuoli”. La palma d’oro va però all’alunno che ha collocato “il Bacio di Hayez” non nella Pinacoteca, ma nella “paninoteca di Brera”, confondendo evidentemente l’arte con la gastronomia.

Dalle traduzioni impossibili alle confusioni storiche: quando la creatività supera lo studio

Le versioni di latino rappresentano un terreno particolarmente fertile per gli strafalcioni. Un insegnante ricorda la traduzione di un suo compagno di classe che trasformò la frase “Homo quidam dum per forum transit puerum qui magna cum desperatione” in “un uomo che passava da un buco vede un bambino mangiare con disperazione”, meritandosi un’inevitabile bocciatura.

Anche la storia non è immune da riscritture creative. Tra le perle raccolte dai docenti figurano affermazioni come “l’acqua si spegne col fuoco”, “le montagne d’Italia sono le Alpi e i Pirenei” e la surreale interpretazione secondo cui “Foscolo era arrabbiato perché avevano ceduto l’Austria a Venezia”, capovolgendo completamente la realtà storica. Particolarmente memorabile anche la confusione di una studentessa che, interrogata sulla battaglia di Canne, ha protestato: “Ma prooof noooo lo sanno tutti che si pronuncia Can e non è in Puglia ma in Francia!”.

L’inglese e i classici: quando Shakespeare diventa un dialogo quotidiano

Gli esami di stato offrono momenti di comicità indimenticabile. Durante una prova di inglese del 1999, un professore propose l’incipit del celebre monologo dell’Amleto di Shakespeare, “To be or not to be…”, ricevendo come risposta un pragmatico “Yes I am”, trasformando così la profonda riflessione esistenziale in una banale conferma di presenza.

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