DAD, orari fantasiosi e recupero minuti non svolti con mense e supplenze. Cosa dice la normativa

Incubo DAD: non solo per gli studenti, soprattutto più piccoli, ma anche per alcuni insegnanti alle prese con orari fantasiosi, recuperi, diritti e doveri che si fatica a mettere in fila, una normativa ancora nuova e ancora non del tutto completa. Prendiamo spunto dalla riflessione di una collega per fare il punto della situazione.
“Sono un’ins. di scuola primaria, intrappolata, come tante altre, in questo incubo della DAD, DDI, ora sull’onda di quanto affermato dal ministro dell’istruzione, si parla di recuperi orari da parte dei docenti….. Perché questo è il problema, come farci recuperare tutti i minuti che dobbiamo rispetto all’orario in presenza. Quindi cosa è previsto, in questo mondo parallelo, la modalità per recuperare l’orario dovuto, non richiesto da noi ma imposto dalla situazione contingente?
La DAD alla scuola primaria
Fermo restando l’orario di servizio settimanale dei docenti stabilito dal CCNL, il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal Collegio docenti, predispone l’orario delle attività educative e didattiche con la quota oraria che ciascun docente dedica alla didattica digitale integrata, avendo cura di assicurare adeguato spazio settimanale a tutte le discipline sia che la DDI sia scelta come modalità complementare alla didattica in presenza, sia che essa costituisca lo strumento esclusivo derivante da nuove condizioni epidemiologiche rilevanti.
Per la scuola primaria le Linee guida consigliano di assicurare almeno 15 ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe – dieci ore per le classi prime della scuola primaria -, organizzate anche in maniera flessibile. (alcune scuola arrivano anche a 5 ore al giorno)
Gli insegnanti della scuola primaria devono svolgere l’orario di servizio settimanale come da contratto collettivo nazionale del lavoro che all’articolo 28 prevede:
- 22 ore settimanali nella scuola primaria
distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
Il personale docente è tenuto al rispetto del proprio orario di servizio, anche nel caso in cui siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti, con gli eventuali recuperi, e alle prestazioni connesse all’esercizio della professione docente, nelle modalità previste dal Piano DDI.
In particolare, il docente assicura le prestazioni in modalità sincrona al gruppo classe o a gruppi circoscritti di alunni della classe, integrando dette attività in modalità asincrona a completamento dell’orario settimanale di servizio, sulla base di quanto previsto nel Piano DDI.
Quindi l’orario da svolgere in DAD non va conteggiato esclusivamente con le ore in modalità sincrona, ma anche le attività asincrona sono scuola.
Si intende per attività sincrone quelle che presumono la videolezione, ossia l’interazione diretta insegnante – alunno. La videolezione può essere impostata in vari modi, ma può servire anche allo svolgimento di elaborati o test in forma individuale o collettiva, con la presenza dell’insegnante.
Le attività asincrone sono che quelle che presumono il recapito agli studenti di compiti e di materiali per il loro svolgimento, e possono essere
- studio autonomo o in gruppo del materiale didattico digitale fornito dall’insegnante
- studio o approfondimento su materiale indicato dall’insegnante
- produzione scritta in relazione alle varie discipline