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DAD e DID con Thinglink: come creare esperienze uniche con immagini interattive, video e media

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E’ sempre più presente nel corpo docente, in modo particolare in anni come il 2020 e il 2021(gli anni del Covid e della DAD e DDI), l’esigenza e la necessità di diventare più competenti nella sfera multimediale e di fornire a se stessi e agli alunni strumenti che li aiutino a fare didattica digitale integrata e li preparino al loro futuro, sempre più digitalizzato.

Il web è molto ricco di app e software che soddisfano le esigenze di tutti. Bisogna però selezionare, sia in base al lavoro che si vuole effettuare, sia in base alla validità dell’applicazione e alla sua sicurezza informatica e relativa alla privacy. Nel grosso ventaglio di possibilità che ci viene offerto come insegnanti ed educatori, merita qualche parola una applicazione molto facile da usare , divertente e utile.

E’ Thinglink, una web app gratuita che permette di esplorare uno spazio virtuale utilizzando una immagine o un video, all’interno del quale il creatore del progetto inserisce dei Tag, cioè dei link, che, cliccati, portano a risorse digitali.

Questa web app aumenta il coinvolgimento e migliora l’esperienza dell’utente con immagini interattive su siti Web e social media.

E’ un Editor facile da usare per desktop e tablet.

Che cosa è necessario per usare Thinglink.

Un pc, un account all’interno della piattaforma e la connessione, di base, poi, in aggiunta facoltativa, anche web cam, fotocamera, microfoni, cuffie.

Come iniziare

Si accede creando un account attraverso un indirizzo email, che può essere personale o istituzionale e una password o semplicemente utilizzando i propri account Google, Facebook, Microsoft o Twitter. Sarà poi necessario scegliere il tipo di utenza, ad esempio school e il profilo, ad esempio teacher. Poi si procede con la struttura del proprio progetto.

Non mancano i progetti esempio, la sezione dedicata al supporto e la cartella con i progetti personalizzati, da recuperare con facilità al bisogno.

In app come queste, ormai, è sempre presente una galleria di prodotti ri-editabili o visualizzabili che aiutano ad avere più inventiva o ad utilizzare cose fatte da colleghi in tutto il mondo.

Innanzitutto bisogna creare l’immagine, come?

O importandola dal proprio pc, cliccando sul tasto “Create”. Thinglink importa JPEG, PNG e GIF con dimensione massima 25 Mb, o importandola tramite URL(“Import from URL”).

A questo punto si possono inserire i tag con “Add tag” .

Ci sono diversi tipi di tag che possono essere inseriti, come testi, audio,video, immagini dall’aspetto professionale.

Concluso il progetto, nella sezione “My Media” sarà possibile ritrovare il proprio lavoro, rinominarlo e gestire la privacy, quindi decidere se lasciarlo privato, renderlo pubblico o visibile solo a chi ha il link del progetto.

Molto interessante la sezione “Explore”, dove è possibile visualizzare i progetti dei tanti utenti nel mondo che utilizzano Thinglink.

Le stesse indicazioni valgono se, invece dell’immagine, si vuole cominciare da un video. Ad un certo punto si sceglierà in quale momento del video si vuole aggiungere il tag.

Progetto con immagini e video a 360°

Grande opportunità offerta da questa applicazione è la possibilità di creare lavori partendo da immagini e video a 360°. Si può partire dalla galleria del sito per farsi aiutare dai tanti progetti in italiano e non creati dai colleghi e poi continuare.

Nel contesto didattico Thinglink offre svariati prodotti per tanti ambiti disciplinari e può considerarsi una esplorazione di ambienti statici o dinamici.

Può tranquillamente essere utilizzato dai docenti di tutti gli ordini di scuola e dagli studenti fin dai primi anni della scuola primaria, proprio per la sua semplicità di utilizzo.

Come tante applicazioni valide per la didattica, offre motivazione e stimolo che spinge ad operare e continuare, oltre che conoscenze, abilità e competenze sul piano culturale e digitale.

Esiste una versione mobile per salvare e condividere note e osservazioni su spazi, situazioni e artefatti del mondo reale. Ottimo per l’apprendimento in classe o in DAD.

La piattaforma ha una versione gratuita, già sufficiente per il lavoro didattico, e un upgrade a pagamento che, ovviamente aumenta le funzionalità dello strumento. La versione premium permette la registrazione fino a 200 alunni. E’ utile approfittare delle occasioni che l’azienda offre di tanto in tanto. Qualsiasi dispositivo va bene per usare Thinglink in classe, da casa, durante la DAD e DDI, in un processo di classe capovolta (Flipped Classroom), inserito nelle classi virtuali, ecc. C’è veramente l’imbarazzo della scelta.

Sono convinta che in questo momento di didattica ibrida, dove ci viene richiesta una competenza a 360°, la conoscenza di queste app e di piattaforme utili alla didattica, ci facilita il difficile compito di insegnare in anni complicati come quelli legati al Covd 19. Un utilizzo parsimonioso, attento e razionale che ci aiuti e non ostacoli nel nostro percorso di educazione e d’istruzione dei nostri allievi.

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