Da una testata al naso alla vittima di bullismo allo stalking, vicenda inquietante a Bari: 18 mesi di reclusione per le minacce alla madre di una vittima

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Sentenza

Una vicenda dai contorni inquietanti quella avvenuta in un istituto scolastico a Bari, dove uno stato di presunto bullismo tra due studentesse 14enni avrebbe innescato una spirale di violenza e vessazioni culminata con l’accusa di stalking per un 54enne pregiudicato.

Tutto ha avuto inizio il 20 novembre 2021, quando la madre di una delle ragazze, ritenendola vittima di prepotenze da parte di una compagna di classe, si è presentata a scuola per affrontare la questione. L’incontro sarebbe però degenerato, con la donna che avrebbe colpito con una testata la presunta “bulla” di sua figlia, fratturandole il setto nasale.

Da quel momento, la madre della giovane ferita avrebbe subito una escalation di comportamenti persecutori da parte dell’ex compagno, il 54enne ora condannato in secondo grado a 18 mesi per stalking. Inizialmente l’uomo avrebbe chiesto 20mila euro come “risarcimento” per l’aggressione subita dalla figlia, per poi passare a vere e proprie minacce di morte.

Secondo l’accusa, il pregiudicato si sarebbe appostato più volte sotto casa della vittima e nei luoghi da lei frequentati, arrivando persino a pedinarla insieme alla figlia minore presunta vittima di bullismo. Comportamenti vessatori che sarebbero stati tenuti anche nei confronti della ragazzina “bulla”.

Ma la vicenda non finisce qui. Mentre per quest’ultima è in corso un processo per stalking verso la coetanea, con minacce come “Sarai la mia carne da macello”, la madre e la zia che l’avevano aggredita sono state recentemente condannate per lesioni e interruzione di pubblico servizio.

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