Da gennaio anche per le scuole al cinema “SIMONE VEIL – LA DONNA DEL SECOLO”, un viaggio nella storia
“Simone Veil – La donna del secolo” è un film epico ed emozionante dedicato a una donna eccezionale, sopravvissuta ad Auschwitz, poi magistrata e figura politica centrale dell’emancipazione femminile e dei diritti umani, prima Presidente del Parlamento Europeo. Un esempio luminoso e attuale di coraggio e impegno per le giovani generazioni
Arriverà nelle sale dal 30 gennaio 2025 – con anteprime il 27 in occasione della Giornata della Memoria e la possibilità per le scuole di organizzarne matinées fino al termine dell’anno scolastico – il film “Simone Veil – La donna del secolo” di Olivier Dahan. Il regista tratteggia il ritratto epico e intimo di una donna dal percorso straordinario, che ha attraversato e plasmato la sua epoca diffondendo un messaggio umanista che rimane ancora oggi di un’attualità ardente. La sua vita privata e la sua eredità ideale e civile sono uno specchio emblematico della nostra storia europea e del ruolo che le donne hanno giocato in essa. Il lungometraggio completa la trilogia dei ritratti cinematografici ‘al femminile’ del regista, iniziata con “La Môme” e “Grace de Monaco”, film biografici dedicati rispettivamente a Edith Piaf e Grace Kelly.
In questo nuovo film l’obiettivo del cineasta è evidentemente quello della trasmissione della storia e dei valori incarnati da una personalità come quella di Simone Veil.
Vengono così ripercorse le tappe della vita di Simone (interpretata da Rebecca Marder nella versione della giovane donna magistrato e da Elsa Zylberstein nel ruolo della prima donna Presidente del Parlamento europeo), oscillando tra la sfera pubblica e quella privata, con un’attenzione particolare alla dimensione della famiglia. Dalla complicità con il marito Antoine (interpretato da Olivier Gourmet e Mathieu Spinosi da giovane) alla drammatica esperienza dei campi di concentramento con la madre Yvonne (Élodie Bouchez) e la sorella Milou (Judith Chemla).
Si compone così un racconto struggente che partendo dall’infanzia, con Simone figlia di una famiglia ebrea vittima della deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale, sopravvissuta alla tragedia del secolo, prosegue con la narrazione della resilienza e determinazione della Veil, la quale, sin dall’adolescenza, partecipa a importanti battaglie politiche, lottando per i diritti delle donne e facendo dell’avversione per le ingiustizie il credo di tutta la sua carriera politica. Il film permette allo spettatore di guardare oltre il personaggio pubblico e di comprendere a fondo il temperamento di una donna che ha combattuto per i propri ideali in ogni circostanza, facendo della politica la sua vita.
“Simone Veil – afferma il regista – è stata molto politica nel senso nobile del termine: non è una “politica” in senso stretto. È sempre rimasta magistrata nell’animo e le sue battaglie più grandi le ha combattute attraverso le leggi”.
Per il suo valore didattico, culturale ed educativo, il film è proposto alle scuole di tutta Italia.
Matinées potranno essere organizzate nei cinema a partire dal 27 gennaio, Giornata della Memoria e fino al termine dell’anno scolastico 2024/2025, con biglietto ridotto per gli studenti, sia nella versione originale in francese con sottotitoli in italiano che in quella doppiata in italiano.
Per informazioni e prenotazioni:
Antonella Montesi
349/7767796 (dalle 15.00 alle 19.00)
Wanted Cinema
Carlo Petruni
TRAILER
CLICCANDO IL SEGUENTE LINK E’ POSSIBILE SCARICARE IL DOSSIER DIDATTICO
https://www.wantedcinema.eu/it/article/simone-veil—la-donna-del-secolo
SINOSSI
Un’anziana e bellissima signora, nella casa di vacanze della sua famiglia, scrive e narra ai suoi cari le sue memorie. E’ Simone Veil, una delle donne più importanti del XX secolo, una delle madri fondatrici dell’Europa.
Tutto ha inizio negli anni ’30. Simone vive un’infanzia felice, con suo fratello
Jean, le sue sorelle Denise e Madeleine e i suoi genitori. I fratelli sono uniti. Di confessione ebrea, la famiglia inizia a vivere con una certa inquietudine durante la Seconda Guerra mondiale e quando inizia la “caccia agli ebrei” da parte dei nazisti.
Nel 1944 Simone è arrestata dai tedeschi e poche ore dopo anche il resto della sua famiglia viene catturato.
Uomini e donne vengono separati. Simone, sua sorella Madeleine (detta Milou) e
la madre, già malata, vengono deportate nel campo di Auschwitz. Non hanno idea di dove siano stati condotti il fratello e il padre.
Quando la guerra finalmente finisce, Simone e sua sorella sono sopravvissute alle atrocità dei campi di concentramento. Simone torna a Parigi, inizia gli studi universitari presso la Facoltà di Scienze politiche e incontra Antoine Veil. Si sposano e poi nasce il primo dei loro tre figli. Siamo nel 1954. Simone vuole diventare avvocato, poi magistrato. Sono passati solo pochi anni dalla legge
che autorizza le donne a esercitare tale professione. Suo marito all’inizio si oppone temendo che la famiglia risentirà dell’impegno professionale della moglie, poi cede.
Simone si impegna per il miglioramento delle condizioni di detenzione nelle carceri francesi, soprattutto per le donne, ma anche in Algeria. Questa la sua ferma convinzione e la sua battaglia: la dignità dei detenuti va preservata qualunque sia il crimine che essi abbiano commesso.
Il suo impegno fu riconosciuto e pochi anni dopo viene nominata Ministro della Sanità sotto il governo di Valéry Giscard d’Estaing.
Rispetto alla grave situazione degli aborti clandestini, si impegna per la depenalizzazione dell’aborto e per la democratizzazione dei metodi contraccettivi in Francia.
Perseverante, determinata nel portare avanti le sue idee, Simone Veil è una delle rare donne dell’epoca a riuscire a tenere testa agli uomini, allora in gran parte maggioritari nelle sfere politiche e diventa prima una delegata e poi infine prima Presidente del Parlamento Europeo, ricoprendo tale incarico dal 1979 al 1982.
Il film si snoda con un ritmo affascinate ed emozionante che alterna il presente al passato e compone, a poco a poco, il ritratto intimo ed epico di una donna straordinaria che ha attraversato e segnato gli accadimenti più importanti del Novecento.
OBIETTIVI PEDAGOGICI e SPUNTI DI RIFLESSIONE
- Scoprire una personalità politica molto importante del XX secolo e le fasi principali del suo percorso
- Approfondire, attraverso le ricostruzioni del film e le emozioni che esso può suscitare, la conoscenza di accadimenti che hanno caratterizzato il Novecento e l’inizio del nostro secolo:
- Seconda Guerra Mondiale
- Shoah
- lotta verso ogni forma di dittatura
- lotta verso ogni forma di discriminazione
- importanza della memoria storica
- lotta per i diritti delle donne all’autodeterminazione, allo studio, alle professioni, all’indipendenza economica
- il rispetto dovuto alla dignità di ogni persona, anche se segnata dalla malattia o carcerata
- la nascita dell’Unione Europea
- la costruzione della pace nel mondo
- la speranza nelle nuove generazioni e le responsabilità dei giovani
- maturare la consapevolezza che episodi di vita difficili, anche traumatici, possono spingere alla realizzazione di grandi cose
- importanza dei legami familiari
- importanza del rispetto, della condivisone, del supporto in un rapporto di coppia
- comprensione del vero significato del fare politica: operare per il bene comune, al di là di ogni interesse economico, personale, di partito