Da Catullo a TikTok, la cultura classica è più viva che mai: riscoprire la meraviglia del latino e del greco con Daniele Coluzzi

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Le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sull’inutilità di studiare i dinosauri hanno acceso un dibattito sul valore delle discipline umanistiche e in particolare delle lingue classiche.

In questo contesto, la voce di Daniele Coluzzi, professore di latino e greco diventato celebre su TikTok come “proftoker”, si eleva in difesa del patrimonio culturale greco-latino.

Ospite di Sara Scarafia in un evento intitolato “Classical Social”, su La Repubblica, Coluzzi presenta il suo ultimo libro “Così si arriva alle stelle”, una raccolta di parole e frasi latine e greche che svela la ricchezza e l’attualità del mondo classico. Attraverso un dialogo appassionato, Coluzzi e Scarafia affrontano temi cruciali come la passione per il sapere, la fatica dell’apprendimento, il valore del ricordo e la meraviglia della scoperta.

La passione come motore dell’apprendimento

Coluzzi sottolinea come la passione sia la chiave per avvicinare i giovani alle materie umanistiche, spesso percepite come ostiche e lontane. L’entusiasmo del docente diventa contagioso e stimola la curiosità degli studenti, favorendo un apprendimento più significativo. In questo senso, i social media, se utilizzati con consapevolezza, possono rappresentare un potente strumento di divulgazione culturale, come dimostra il successo dell’hashtag #imparacontiktok.

La fatica come parte integrante del processo di conoscenza

Coluzzi, pur riconoscendo la necessità di rendere la cultura accessibile, difende il valore della fatica nello studio. Imparare una lingua “morta” come il latino o il greco richiede impegno e dedizione, ma la soddisfazione della conquista ripaga ampiamente lo sforzo. Come afferma Coluzzi, citando l’Eneide: “Attraverso le difficoltà, hai davanti la strada che ti porterà alle stelle”.

Ricordare per tornare al cuore

L’etimologia della parola “ricordare”, che significa “tornare al cuore”, ci rivela l’importanza del ricordo come strumento per rivivere le emozioni e dare senso al presente. Attraverso lo studio dei classici, possiamo ripercorrere le storie e i sentimenti di uomini e donne del passato, scoprendo quanto siano simili a noi e quanto la loro esperienza possa arricchire la nostra.

La meraviglia come sguardo sul mondo

La capacità di meravigliarsi è, secondo Coluzzi, la chiave per apprezzare la bellezza del mondo che ci circonda. Lo studio delle lingue classiche ci aiuta a riscoprire l’origine delle parole che usiamo ogni giorno, rivelando sfumature di significato e connessioni sorprendenti. La meraviglia ci apre a nuove prospettive e ci rende più consapevoli del valore della cultura.

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