Cyberbullismo, BigMama contro l’odio online: “Il mio corpo mi ha fatto soffrire, ma io l’ho perdonato. Se non vi piaccio, ignoratemi. Ma fatemi vivere”

Dal palco del Concerto del Primo Maggio a Roma, la cantante BigMama ha lanciato un potente messaggio contro l’hate speech online. L’artista ha denunciato il crescente fenomeno dell’odio sui social media, evidenziando come i commenti negativi abbiano raggiunto livelli preoccupanti.
“Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Tantissimo”, ha dichiarato l’artista, interrogandosi sulle motivazioni che spingono le persone a manifestare tanto sadismo nei confronti degli altri.
La battaglia personale dell’artista
La cantante ha condiviso con il pubblico la sua dolorosa esperienza personale, rivelando di aver affrontato gravi problemi di salute in giovane età. “Il mio corpo mi ha tolto tanto, mi ha fatto soffrire, a vent’anni mi ha fatto chiudere in ospedale per la chemioterapia“, ha confessato BigMama. Un racconto toccante che ha messo in luce come dietro gli insulti e i giudizi superficiali si nascondano spesso storie di sofferenza e resilienza che meriterebbero rispetto anziché derisione.
L’appello al rispetto e all’empatia
L’artista ha concluso il suo intervento con un forte appello alla consapevolezza digitale e al rispetto reciproco. “Se non vi piaccio io cambiate canale; se non vi piace il mio corpo fate in modo di non diventare mai come me; se non vi piace quello che dico, bloccatemi: ma fateci vivere”, ha affermato con determinazione.
BigMama ha sottolineato, inoltre, l’importanza dell’empatia nel contrastare il fenomeno del cyberbullismo, invitando le persone a riflettere sulla negatività di chi insulta e sull’importanza di mantenere un atteggiamento costruttivo nella comunicazione online.
Dalla malattia al palco: il percorso di BigMama contro discriminazione e pregiudizi
Il percorso artistico e personale di BigMama è segnato da sfide importanti che l’hanno resa un simbolo di resilienza. A soli 20 anni, la cantante ha dovuto affrontare un linfoma di Hodgkin che l’ha costretta a sottoporsi a 12 cicli di chemioterapia. Come ha raccontato lei stessa: “Non pensavo alla morte, pensavo al futuro. Dovevo guarire perché dovevo tornare a fare musica”. Un’esperienza che le ha insegnato a mettere se stessa al primo posto, trasformando la malattia in una parentesi da cui trarre forza.
L’impegno sociale e il messaggio di body positivity
La rapper, diventata un’icona LGBTQIA+ e della body positivity, ha portato la sua testimonianza fino all’ONU, dove è stata invitata a parlare di bullismo davanti a centinaia di studenti. Un riconoscimento importante per chi ha iniziato a scrivere il suo primo brano a 13 anni proprio dopo aver subito atti di bullismo per il suo aspetto fisico. Il suo messaggio è chiaro: “Vorrei essere un esempio per il cambiamento: siate come siete, non abbiate paura dei giudizi”.
I successi professionali e la rivincita personale
Dal 2024 ad oggi, BigMama ha collezionato importanti traguardi professionali: dalla partecipazione al Festival di Sanremo con “La rabbia non ti basta” alla conduzione del Concertone del Primo Maggio 2025 a Roma.. Oggi BigMama vive una nuova stagione della sua vita, sia professionale che personale, dimostrando come sia possibile trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e cambiamento.