Cyberbullismo, Bianchi: “Il 30% dei bimbi è stato oggetto di messaggi di odio tramite smartphone”
“I fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza sono segno del tempo difficile che stiamo vivendo, del malessere complessivo che i nostri giovani avvertono da tempo, e che si è acuito con l’isolamento, come ci segnalano gli stessi studenti. Un malessere a cui stiamo rispondendo anche con la partecipazione”.
Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervenuto la scorsa settimana in commissione straordinaria, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre, per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Segnali che, secondo Bianchi, sono “un fenomeno importante, che non può essere derubricato a fatto personale e che riguarda in particolare gli strumenti digitali. Il censimento che abbiamo fatto dimostra come quasi il 30% dei bambini sono stati oggetto o hanno percepito messaggi di odio tramite telefonino. È un problema soprattutto di responsabilità da parte delle persone utilizzando gli strumenti digitali. La scuola deve essere un luogo in cui ci sia discussione su questo. Abbiamo fatto tanti interventi che avevano tutti come obiettivo quello di riportare la scuola al centro delle comunità”.