Cuzzupi (UGL): “Piccole difficoltà? La scuola è in tilt. Il Ministro ci convochi” 

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UGL – Il caos abbattutosi sulle nomine dei docenti supplenti, in ogni ordine e grado dell’istruzione pubblica,  sta creando grave pregiudizio alle Istituzioni scolastiche di tutta Italia. I dirigenti scolastici, gli aspiranti  docenti, gli studenti e le famiglie chiedono immediate soluzioni ai problemi che vengono,  purtroppo, minimizzati  dal Ministro dell’Istruzione quali  piccole difficoltà+  a fronte di una miriade di reclami relativi alle nomine effettuate e di circa 200.000 cattedre ancora da coprire”.

Questa la forte denuncia del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, in merito al caos derivante dalle graduatorie che sta determinando un senso di frustrazione
e impotenza tra gli operatori della scuola che si riflette inevitabilmente su alunni e famiglie. Un qualcosa di inaccettabile in un momento drammatico come quello che sta
vivendo il nostro Paese.

“Le graduatorie ultime,  cosiddette GPS,  concluse il 6 agosto scorso, stanno  rappresentando un enorme problema  nazionale; una confusione sulle nomine che non
ha precedenti nella storia repubblicana. Tutto ciò in quanto le operazioni per il conferimento delle cattedre di diritto e di potenziamento,  peraltro necessarie  a contrastare la crisi pandemia in atto, proseguono a rilento, con alternarsi di reclami, ricorsi, controlli su dichiarazioni di titoli e servizi errati, rinunce, avvicendamenti di nomine dopo le
prese di servizio e rivendicazioni per acclarate lacune del sistema operativo ministeriale.

Circostanze che penalizzano migliaia di docenti storici precari e di nuovo inserimento.

Su questa problematica Cuzzupi non usa mezze misure: “Il problema è di tale portata che solo chi non vive la realtà scuola in ogni suo aspetto può non rendersene
conto. Da parte nostra continuiamo, in ogni Sede territoriale, a ricevere richieste di  aiuto per assistenza e valutazione delle proprie domande svolgendo una costante e continua  azione di tutela verso le istanze dei nostri  assistiti. Anche su questo aspetto, in ottemperanza all’esercizio del  mandato di rappresentanza conferitoci, ci siamo rivolti direttamente al Ministro chiedendo nuovamente una convocazione volta ad affrontare le varie problematiche e, senza pregiudizi e partitismi di sorta, cercare di contribuire a sostenere una realtà che, mai come adesso, rappresenta un’emergenza da risolvere al più presto!”

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