CSPI, salta la riforma: la maggioranza ritira gli emendamenti “contestati”

WhatsApp
Telegram

Non avrà un seguito, almeno per adesso, la riforma del CSPI. La Lega aveva presentato due emendamenti al Decreto Scuola che miravano a modificare la struttura e le funzioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).

Le proposte avevano scatenato una forte reazione da parte dell’opposizione e dei sindacati, che vedono in queste modifiche un tentativo di limitare l’autonomia e l’efficacia dell’organo consultivo. Secondo quanto raccolto da Orizzonte Scuola, i due emendamenti sono stati ritirati.

Le proposte della Lega

Come abbiamo già riferito nei giorni scorsi, gli emendamenti proposti dalla Lega mirano a:

  1. Chiarire le funzioni del CSPI, limitando i pareri obbligatori e introducendo pareri facoltativi su alcuni atti amministrativi.
  2. Modificare la composizione del Consiglio, aumentando il numero totale dei membri da 36 a 42 e introducendo la nomina di sei esperti da parte del Ministro dell’Istruzione e del Merito.

Secondo la Lega, le modifiche avrebbero reso il CSPI più efficiente e rappresentativo.

Le principali preoccupazioni espresse dall’opposizione e dai sindacati riguardavano il potenziale condizionamento dei pareri di un organo consultivo indipendente, la riduzione delle materie soggette al parere obbligatorio del CSPI, il mancato confronto con il mondo della scuola prima di proporre queste modifiche, il timing delle proposte, che arrivano poco dopo le elezioni per il rinnovo del CSPI.

WhatsApp
Telegram

Prova orale concorso PNRR2: preparati con le lezioni intensive a cura di Ernesto Ciracì. Scegli il metodo Eurosofia.