Criticità Buona Scuola. Necessaria Riforma condivisa e alunno-centrica del sistema scolastico. Lettera
Il dibattito al riguardo della buona scuola, assunzioni dirette degli insegnanti da parte dei dirigentiscolastici, è ultimamente divenuto piuttosto incalzante.
Il dibattito al riguardo della buona scuola, assunzioni dirette degli insegnanti da parte dei dirigentiscolastici, è ultimamente divenuto piuttosto incalzante.
A tal riguardo a titolo di professionista della docenza, vorrei dire che queste iniziative, paiono untentativo di portare il cambiamento, quasi riformare, sebbene in modo parziale, il sistema scolastico italiano. L'idea di apportare un cambiamento allo statodelle cose nel sistema scolastico italiano, è sicuramente alquanto apprezzabile.
Tuttavia, data la sofisticatezza, la complessità della professione docente, la policromaticità del mondo dell'insegnamento è forse opportuno condurre una riforma che abbracci la situazione scuola, nella sua globalità.
Una riforma particolarmente valida del mondo della scuola, dovrebbe essere un po' come la ristrutturazione totale di un immobile. Prima gli esperti (e quando si dice esperti, si intende esperti nella concretezza, non nella forma …) progettano tutto il lavoro dafare a tavolino, coinvolgendo, ascoltando le parti interessate per capire ben, bene le esigenze di tutti, poi si esegue il lavoro con la dovuta perizia,rispetto di tutte le parti coinvolte e della legge. Inoltre, nel caso del mondo della scuola, si dovrà pensare anche ad un modo di ristrutturare che sia veramente studente centrico nelle sue piùsvariate sfaccettature, didattiche e non, dal lavoro degli insegnanti, al lavoro di segreteria, ecc. ecc.
A scuola il lavoro si svolge sia all'interno, sia all'esterno dell'aula, ma deve essere condotto nella concretezza, più che nella forma. Tutto ciò darà una notevole spinta motivazionale al personale docente e ai giovani, i quali, tutti, si renderanno conto che si sta lavorando per loro e con loro. Questo, li farà sentire seriamente rappresentati e li porterà a vivere una scuola costruita intorno aloro nella sostanza e che la forma non è vacua, non è fine a sé stessa, ma serve ad aiutare la sostanza a manifestarsi.
Marco Mazzucchi