Criteri per la formazione delle classi nella Scuola Primaria: in allegato regolamento con i criteri

WhatsApp
Telegram

La consistenza numerica degli alunni per classe è disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, al quale si fa riferimento annualmente nella circolare ministeriale sulla consistenza della dotazione organica per ogni scuola di diverso ordine e grado. In base alla normativa vigente (art.3 del Decreto interministeriale Organici 2015/16) “le classi sono costituite secondo i parametri e i criteri stabiliti nel decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009. Le classi iniziali di ciclo delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado e le sezioni di scuola dell’infanzia sono costituite con riferimento al numero complessivo degli alunni iscritti.

Determinato il numero delle predette classi e sezioni, il dirigente scolastico procede all’assegnazione degli alunni alle stesse secondo le diverse scelte effettuate, sulla base dell’offerta formativa della scuola e, comunque, nel limite delle risorse assegnate. L’applicazione della circolare ministeriale 8 gennaio 2010, n. 2, relativa alla distribuzione tra le classi degli alunni con cittadinanza non italiana, non può comportare incrementi al numero della classi stesse.”

Cosa è chiesto ai dirigenti scolastici?

I dirigenti scolastici hanno il compito di provvedere alla formazione delle classi prime secondo criteri di uniforme distribuzione evitando squilibri numerici tra le stesse. “I dirigenti scolastici possono disporre incrementi del numero delle classi dell’istruzione primaria e dell’istruzione secondaria solo in caso di inderogabili necessità legate all’aumento effettivo del numero degli alunni rispetto alle previsioni, previa autorizzazione del dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale, secondo i criteri ed i parametri di cui al presente regolamento.” Nell’art. 5 avente come oggetto “Classi con alunni in situazione di disabilità”, al comma 2 viene chiarito che Il numero degli alunni nelle classi iniziali delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni diversamente abili non può superare il limite di 20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica, in rapporto alle esigenze formative degli alunni disabili.

Le fasi e i criteri

La formazione delle classi è ispirata in primo luogo a criteri pedagogici-didattici che non devono, in nessun caso, essere sacrificati ad esigenze e difficoltà organizzative. Il Consiglio di Istituto, sentito il Collegio Docenti, stabilisce i criteri generali di formazione delle classi, basati sui principi di omogeneità tra le classi e equi-eterogeneità al proprio interno, al fine di formare classi tra loro equivalenti. È il Dirigente Scolastico valuta le possibilità di formazione delle classi garantite dall’organico assegnato per l’anno scolastico successivo. Calendarizza nel mese di giugno la convocazione della Commissione mista per la formazione delle classi secondo i criteri stabiliti. La Commissione sarà composta da: il Dirigente scolastico, il Collaboratore Vicario, un assistente amministrativo, insegnanti scuola infanzia dei 5 anni, insegnanti di scuola primaria nominati dal Collegio Docenti. La composizione delle classi avrà carattere provvisorio. La pubblicazione definitiva avverrà a fine agosto. Il Dirigente Scolastico invia poi, a partire dalla fine di agosto, comunicazione personale ad ogni famiglia in merito all’assegnazione alla classe, alle insegnanti, ai libri di testo previsti per l’anno scolastico, alla data di inizio delle lezioni e all’orario settimanale.

Criteri relativi alla formazione delle classi prime, sulla base del tempo scuola scelto

Sono numerosi i criteri relativi alla formazione delle classi prime, sulla base del tempo scuola scelto, che le scuole nel tempo hanno predisposto e sperimentato, tra questi quelli pensati e attuati dall’istituto comprensivo di Stradella, guidato con competenza dal Dirigente Scolastico dott. Laura Pavesi, che prevede di assegnare gli alunni alle classi sulla base dei seguenti elementi:

  • eterogeneità: le classi dovranno essere eterogenee per sesso, età, competenze, nazionalità, religione, in modo da evitare discriminazioni di qualsiasi tipo.
  • presentazione da parte dei docenti dell’ordine precedente: le indicazioni fornite dai docenti che hanno formato gli alunni nell’ordine precedente (relative a personalità, affinità caratteriali, problemi familiari, valutazione delle competenze cognitive/comportamentali, avvio ai processi di scolarizzazione), saranno prioritarie rispetto agli altri criteri.
  • età: deve essere prevista in ogni classe una suddivisione equa per età (1° semestre e 2° semestre dell’anno di nascita).
  • residenza: gli alunni aventi residenze vicine potrebbero fare parte della stessa classe, per agevolare i momenti di studio al di fuori della scuola.
  • nazionalità: di norma deve essere rispettato il principio del non superamento del 30% di alunni stranieri per classe.
  • scelta relativa alla religione cattolica: gli alunni che non si avvalgono della i.r.c. saranno distribuiti nelle classi. in caso di presenza numerosa sarà garantita la compresenza per l’attuazione delle attività alternative.
  • provenienza scolastica: gli alunni provenienti da piccole scuole e pertanto costituenti un esiguo gruppo, verranno inseriti nella stessa classe; alunni che non hanno mai frequentato alcuna scuola dell’infanzia saranno distribuiti in classi diverse.
  • richieste dei genitori: vanno avanzate alle insegnanti di scuola dell’infanzia che valuteranno insieme alla commissione l’opportunità e la fattibilità.

I casi particolari

Tra le situazioni particolari che bisogna attenzionare ricordiamo:

  • l’assegnazione degli alunni diversamente abili e/o con gravi problemi di apprendimento o deficit motorio avverrà dopo attenta valutazione del tipo di svantaggio e della situazione scolastica nelle classi, in modo da favorire la loro migliore integrazione nella scuola, secondo le indicazioni delle insegnanti di scuola dell’infanzia che individuano eventualmente il gruppo di alunni che meglio potrebbero supportare il compagno in situazione di disagio.
  • la presenza degli alunni anticipatari sarà distribuita nelle classi.
  • l’assegnazione degli alunni ripetenti alle classi avverrà dopo valutazione da parte delle prove effettuate e del grado cognitivo di formazione, del parere dei docenti che hanno seguito gli alunni nell’anno scolastico precedente.
  • i fratelli gemelli, di norma, saranno assegnati a classi diverse, salvo parere contrario (motivato) dei genitori.
  • eventuali richieste di cambio di sezione in corso d’anno saranno prese in considerazione solo in casi eccezionali e dopo attenta valutazione del dirigente scolastico sentiti i docenti.

Inserimento nelle classi degli alunni legge 104/92

Il Dirigente Scolastico – come si legge nel Regolamento della Scuola Primaria Paritaria “Paolo VI” di Castel Gandolfo (nata nel 2002 per fondere in unico ente le scuole gestite dai Fratelli delle Scuole Cristiane e dalle Maestre Pie Filippini e diretta dal Coordinatore Didattico Dott. Simone Desideri) – inserirà gli alunni nelle classi rispettando le indicazioni delle Linee Guida sulla disabilità, D.M. 141/1999, DPR 81/2009 e successive modificazioni o integrazioni normative in materia. Terrà inoltre presente:

  • il parere del gruppo di lavoro socio-psico-pedagogico e della Funzione Strumentale Handicap e Svantaggio
  • l’opportunità di rendere disomogeneo il numero degli alunni delle classi a favore di quella in cui è inserito l’alunno disabile
  • nel caso vi siano più alunni disabili, saranno assegnati equamente nelle classi, tenendo presente le criticità dell’eventuale gruppo di appartenenza.

Inserimento nelle classi degli alunni con dsa/bes e degli alunni stranieri

Il Dirigente Scolastico inserirà gli alunni nelle classi rispettando le indicazioni della L. 170/2010, del D.M. 27/12/2012, della C.M. 8/2013, delle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 02/2014 e delle successive modificazioni ed integrazioni normative in materia.

Criteri in caso di inserimenti intervenuti in corso d’anno

Gli inserimenti di nuovi alunni saranno effettuati dal Dirigente Scolastico sentiti i Docenti coinvolti per avere un parere sulla sezione in cui è più opportuno iscrivere l’alunno. Si dovrà comunque tenere conto di:

  • Pari numero di alunni per classe
  • Presenza di alunni con handicap
  • Presenza di problematiche relazionali o di apprendimento rilevanti.

Nel caso di alunni stranieri il Dirigente Scolastico provvede all’inserimento applicando i criteri e le modalità contenuti nel Protocollo di accoglienza (titolo di studio di provenienza, preliminare accertamento del livello di alfabetizzazione ad opera della Commissione intercultura / team docente delle classi di riferimento, modalità di avvio della frequenza scolastica…).

REGOLAMENTO CRITERI AMMISSIONE A CLASSE PRIMA

WhatsApp
Telegram

Cittadinanza Digitale, corso in coerenza con i principi dell’Educazione Civica e con le Linee guida del Ministero dell’Istruzione