Criteri e fasce di complessità scuole, ANP apprezza proposta Ministero, Flc Cgil la respinge: “Arretramento retributivo di 4000 euro per 1500 dirigenti”

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Si è svolta il 21 giugno una riunione tra sindacati e Ministero sui criteri per la graduazione delle istituzioni scolastiche e la determinazione della loro complessità. Il MIM – riporta l’ANP – ha illustrato la bozza del decreto di individuazione dei criteri per la graduazione delle scuole.

I punti della bozza sinterizzati dall’Associazione presidi:

  • viene valorizzato, con la dovuta gradualità, il peso degli alunni, coerentemente con l’avvenuto dimensionamento che ha implicato notevoli incrementi del loro numero in molte istituzioni scolastiche
  • vi è un significativo incremento del peso assegnato al contesto socio-territoriale
  • sono introdotti punteggi per valorizzare realtà specifiche: scuole con CTS, scuole capofila per ITS o per la formazione, Istituti nautici
  • viene introdotto uno specifico punteggio per i percorsi a indirizzo musicale
  • si tiene adeguato conto dell’indicatore ESCS, ovvero dell’indicatore di background socioeconomico-culturale del territorio della scuola.

L’ANP ha apprezzato la proposta del Ministero, “l’impegno si concretizza nella definizione di criteri molto migliori di quelli precedenti“.

L’Associazione preside si è detta contraria “all’inserimento di troppe scuole in fascia A perché questo comporterebbe una severa iniquità nell’attribuzione degli aumenti di stipendio a tutti gli altri colleghi. Pochi ne beneficerebbero. Chiediamo, al contrario, che le risorse contrattuali siano ripartite tra tutti, indipendentemente dalla fascia di appartenenza“.

Critica la Flc Cgil, che ha abbandonato il tavolo: “Irricevibile la proposta dell’amministrazione di ridurre dal 22% al 16% i dirigenti scolastici collocati in prima fascia, determinando a cascata un arretramento retributivo di 4.000 euro annui per quasi 1500 dirigenti scolastici“.

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