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Cristallizzazione diritto alla pensione quota 102: cosa bisogna fare?

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Pensione senza domanda di cessazione nonostante la cristallizzazione della quota 102, la via d’uscita potrebbe essere l’APE sociale.

Il diritto alla pensione si cristallizza. Non si tratta di una norma vera e propria ma di una prassi ormai consolidata da tempo. Per quel che riguarda la pensione quota 100 e quota 102, invece, la cristallizzazione del diritto è riportata dalla normativa stessa, ovvero dal decreto 4/2019.

Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:

Alla vostra cortese attenzione 
Sono una docente di scuola primaria tuttora in servizio , di anni 65 e 38 di contribuzione al 31/12/2022 .Il mio quesito è il seguente: Nel febbraio 2022 ho fatto un controllo presso un patronato dal quale è emerso che avevo dei mesi con contributi di  disoccupazione  da far validare ad INPS . Per poter raggiungere i 38 anni contributivi al 31/12/2022.
Tramite il patronato ho inoltrato richiesta di ricongiunzione, che si è conclusa positivamente il 21 novembre 2022.  ricevendo l’atto di ricongiunzione onerosa da parte di INPS.
Il 24  novembre mi sono recata alla sede INPS della mia provincia ,  ho fatto valutare la mia nuova  posizione dalla quale è emerso che sommando contributi regolari e i contributi della ricongiunzione al 31/12/2022  maturo 38 anni e due mesi  condizione essenziale per rientrare con  quota 102.
Nel mese di ottobre 2022 sono scaduti i termini per le domande di pensionamento alla quale non ho potuto aderire poiché non avevo ricevuto alcun riscontro ” accettazione ricongiunzione”.
Allo stato attuale, chiedo un vostro parere, su quale miglior percorso intraprendere. Ho sentito parlare di cristallizzazione della quota  102,  è ancora valida?  eventualmente cosa è possibile  fare ?  A chi  rivolgermi ?  ci sono dei tempi da rispettare? Ringraziando per la vostra disponibilità. Cordiali saluti

Cristallizzazione diritto quota 102

Avendo maturato, entro il 31 dicembre 2022, i requisiti di accesso alla quota 102, lei può esercitare il diritto al pensionamento con questa misura in qualsiasi momento anche successivo alla scadenza della stessa. E questo è quanto prevede proprio la normativa che la quota 102 l’ha introdotta.

La cristallizzazione del diritto alla quota 102, quindi, è ancora valida e lei può tranquillamente utilizzare la misura per andare in pensione negli anni successivi alla data di scadenza della stessa. E non deve fare nulla per cristallizzare il diritto. Solo presentare domanda di pensione quando sarà il momento.

Il problema nel suo caso, semmai, è che non avendo presentato domanda di cessazione dal servizio entro i termini stabiliti dal MIUR per lei è impossibile cessare il servizio il 31 agosto 2023 e accedere alla pensione il giorno successivo. E per forza di cose dovrà attendere per forza il 1 settembre 2024 per il suo pensionamento, anno in cui, in ogni caso, sarebbe andata in pensione per raggiunti limiti di età (non so se a domanda o d’ufficio).

Pur avendo cristallizzato il diritto alla quota 102, quindi, non riuscirà a pensionarsi il 1 settembre 2023 ma non per un problema di cristallizzazione. In quanto il suo problema è legato alla burocrazia del pensionamento nel mondo della scuola.

L’alternativa c’è

In ogni caso una via d’uscita al suo problema potrebbe esserci. Lei è insegnante della scuola primaria e, quindi, ricade nella categoria dei lavoratori gravosi. Ha raggiunto abbondantemente i 63 anni di età e ha superato i 36 anni di contribuzione richiesta, in questo caso, dall’APE sociale. Può presentare, se vuole scegliere questa via di pensionamento, domanda di riconoscimento del beneficio già a inizio anno (non appena l’INPS permetterà di farlo con la nuova proroga in ogni caso).

Con l’APE sociale non è necessario aver presentato domanda di cessazione nei termini indicati dal MIUR in via telematica, visto che solo per questa tipologia di pensionamento è previsto che la domanda di cessazione possa essere presentata in modalità cartacea al dirigente scolastico ed entro il 31 agosto dell’anno di pensionamento.

Se sceglie questa strada, in ogni caso, le consiglio di farsi assistere, nella presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio e nella successiva presentazione della domanda di pensione, da un patronato.

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