Crisi di governo, Renzi (IV): “Guardiamo con preoccupazione alla scuola, urgenti misure per i giovani”

“Al presidente Mattarella abbiamo espresso la preoccupazione non per la crisi politica ma per quella sanitaria, economica e educativa”.
Così Matteo Renzi al termine delle consultazioni tra il capo dello Stato e la delegazione di Italia Viva.
“Non è una discussione tra caratteri o risentimenti — ha sottolineato —. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti. E in nome delle nostre idee siamo stati pronti a rinunciare alle nostre poltrone. Al contrario abbiamo assistito allo spettacolo indecoroso di caccia a singole persone, si è fatto credere che si potesse affrontare così la crisi recuperando un voto qua o là”.
E ancora: “Italia Viva ha espresso al presidente della Repubblica la preoccupazione non già per la crisi politica ma sanitaria, economica ed educativa del Paese dopo la pandemia. C’è chi pensa di far credere che la discussione sia tra caratteri, personalità, piccoli risentimenti, niente più lontano dal vero: non sta né in cielo né in terra. Da mesi chiediamo di discutere di contenuti, soprattutto di quelli su cui non siamo d’accordo”.
Poi aggiunge: “Il Paese vive la più difficile situazione economica dal dopoguerra, siamo preoccupati dallo sblocco dei licenziamenti, dal rapporto tra popolazione e decessi per Covid tra i più alti al mondo e una difficoltà oggettiva nella gestione della scuola che per noi è la prima preoccupazione. Dobbiamo occuparci della nuova generazione. Abbiamo chiesto di parlarne con quella che era la maggioranza fino a poche settimane fa e abbiamo chiesto risposte all’altezza e non le abbiamo ricevute: alla luce di questo abbiamo chiesto con atto di grande coraggio e nobiltà di lasciare le poltrone”.
Sul governo: “Andare ad elezioni sarebbe un errore per l’Italia, rischiamo di perdere l’appuntamento con il Recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale”.