Crisi di governo, Fioramonti: “Sì alla fiducia, ma il Conte Bis è finito. Serve un altro ministro dell’Istruzione” [INTERVISTA]
Con 321 voti a favore, il governo Conte ha incassato la fiducia alla Camera, ma ora tocca al Senato confermare l’appoggio all’attuale premier. Servono 161 voti favorevoli all’esecutivo Pd-M5S, ma potrebbero bastarne anche meno.
Tra i deputati che hanno votato la fiducia a Montecitorio c’è anche l’ex ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ex Movimento Cinque Stelle ora al gruppo Misto.
A Orizzonte Scuola, Fioramonti spiega i motivi della scelta: “Sono stato molto chiaro, ero orientato a non votare la fiducia, ma questo mi avrebbe escluso dalla maggioranza e reso totalmente irrilevante anche perché il governo avrebbe comunque ottenuto la fiducia, questo già si sapeva. Nei giorni scorsi ho fatto pressing su altri parlamentari per far votare la fiducia, una quindicina in tutto. Abbiamo votato sì, ma a patto che ci sia un nuovo governo. Il Conte Bis, per quanto mi riguarda, è finito e non la penso così solo io. Gli interventi in Aula di Fusacchia e Tabacci sono, in questo senso, molto chiari”.
E ancora: “Non mi accontento di un cambio di passo, serve davvero un nuovo governo. Alla Camera il governo ha ottenuto 321 voti, la maggioranza è 316 ed almeno 15 hanno detto chiaramente che hanno votato la fiducia se Conte formasse un nuovo governo. Oggi al Senato non si arriverà alla maggioranza assoluta, dunque ci aspettiamo che Conte salga al Quirinale per rassegnare le dimissioni”.
Fioramonti, poi, affonda il colpo: “Serve un cambio anche a Viale Trastevere, gli interventi per mettere in sicurezza le scuole non sono stati fatti. Sia la ministra che le Regioni hanno un concorso di colpa nella mancata riapertura degli istituti, nella riapertura e poi chiusura degli istituti. Un giudizio negativo, il cambio di ministro a Viale Trastevere è il minimo, ma non mi accontento. Serve davvero un nuovo governo”.
Su un possibile governo di larghe intese, Fioramonti, infine, precisa: “Il governo deve avere le capacità per incidere, serio e competente. Spero che sia di centro-sinistra, al massimo un governo tecnico, ma sappiamo bene come in questi casi si limiterebbe all’attività ordinaria, mentre noi abbiamo bisogno, in questa fase, di un esecutivo incisivo”.