Cresce il numero di alunni disabili (331mila), quello dei docenti di sostegno di ruolo (100mila) è sempre più inadeguato: il Focus del Ministero conferma che le battaglie di Anief sono giuste
Cresce il numero di alunni con disabilità iscritti ad un corso scolastico: lo dice il Focus ministeriale sui dati della scuola pubblicato in settimana a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico.
Il problema è che a fronte di 331.124 alunni con disabilità di accentua la cronica carenza di docenti specializzati a tempo indeterminato, perché solo la metà dei 205.253 docenti di sostegno sono di ruolo: una contraddizione che, rileva la stampa specializzata, di fatto costringe le scuole a ricorrere a contratti a termine, con un impatto negativo sulla continuità didattica.
C’è poi il problema della complessità di alcune disabilità, che richiede competenze specifiche non sempre sono presenti, con il rischio di rendere l’intervento meno efficace e di aumentare il carico di lavoro per i colleghi e le famiglie. Diventa fondamentale, per avere una scuola più inclusiva, “aumentare il numero di docenti di sostegno di ruolo, come pure “potenziare la formazione specialistica, garantendo a tutti gli insegnanti gli strumenti necessari per rispondere alle esigenze di ogni studente. Infine, è cruciale promuovere una maggiore continuità didattica, riducendo il turnover del personale e migliorando il coordinamento tra insegnanti curricolari e di sostegno”.
“Sono almeno dieci anni che rivendichiamo a gran voce di specializzare su sostegno tutti i docenti che lo richiedono, senza più numero chiuso, e di cancellare i posti in deroga poiché quelli di sostegno sono in realtà al 95 per cento posti da collocare in organico di diritto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ; certamente apprezziamo la volontà espressa dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di portare gradualmente nell’organico di diritto tutte le cattedre oggi collocate in modo ingiustificato al 30 giugno. Sarebbe una soluzione per avere certamente maggiore continuità didattica, ma anche per immissioni in ruolo e trasferimenti”.
Il giovane sindacato Anief si è esposto da tempo sull’esigenza della trasformazione in organico di diritto dei posti in deroga, anche al Comitato Europeo dei diritti sociali: da alcuni anni anche attraverso la campagna ‘Non un’ora di meno’ – che prevede l’attivazione di ricorsi gratuiti volti all’immediata attivazione delle ore di sostegno previste e non concesse – a cui si aggiungono quelle recenti contro la mancata copertura del fabbisogno di insegnanti specializzati negli accessi al Tfa sostegno.