Crepet: “Vietare i cellulari anche alle superiori. La scuola ha perso centralità per colpa dei genitori, non la considerano più importante”

Tutti ne parlano, ma perché? La separazione di Chiara Ferragni e Fedez tiene banco sui media e sui social, scatenando un fiume di commenti e discussioni. Ma con tutti i problemi che affliggono il mondo, perché questa notizia ha acceso così tanta attenzione?
Paolo Crepet, psichiatra e scrittore, intervistato a Nove, offre una sua analisi: “Non è un’urgenza, ma una rilassatezza generale. Non ne possiamo più di problemi irrisolvibili, e quindi ci rifugiamo nel voyeurismo, guardando chi passa sotto casa.”
Scuola e social: un dibattito aperto. Il ministro Valditara ha ipotizzato di vietare tablet e cellulari in classe. Crepet approva: “Serve coraggio. Se la misura è giusta, va applicata anche alle superiori, dove l’intelligenza artificiale richiede un uso consapevole della tecnologia.”
La scuola ha perso centralità? “Sì,” afferma Crepet, “per colpa del disinteresse dei genitori. Non la considerano più l’agenzia formativa più importante.”
Guerra, pandemia e social: un’epoca di anestetizzazione. “I social offrono una via breve per l’anestesia,” spiega Crepet. “Le immagini reiterate perdono il loro impatto emotivo. Se la foto di Falcone sull’autostrada era terrificante, la stessa foto moltiplicata per selfie infiniti perde di significato. Stiamo perdendo la radice dell’umanità.”