Crepet: “Sotto la media OCSE in capacità di lettura? Non eravamo il paese di Caravaggio, Fellini e Michelangelo?”

Durante l’incontro pubblico Mordere il cielo, organizzato l’11 aprile 2025 presso il Teatro Team di Bari, Paolo Crepet ha posto l’attenzione su un tema di crescente attualità: il progressivo indebolimento delle competenze cognitive nel contesto italiano. Il riferimento, in questo caso, è stato rivolto ai risultati dell’indagine PIAAC 2024 condotta dall’OCSE, secondo cui il 35% degli adulti italiani si colloca a un livello pari o inferiore al livello 1 per quanto riguarda le competenze di literacy, contro una media dei Paesi OCSE del 26%.
Tale livello, ha evidenziato Crepet, corrisponde alla capacità di gestire esclusivamente testi brevi e semplici, mentre emergono difficoltà significative nella decodifica e interpretazione di contenuti più articolati.
Disuguaglianze territoriali e profilo socio-educativo
Un altro aspetto messo in luce riguarda la disomogeneità dei risultati all’interno del territorio nazionale. Crepet ha indicato come le maggiori carenze si concentrino tra i soggetti con un più basso livello di istruzione e nelle regioni del Sud Italia. In queste aree, infatti, i livelli di literacy risultano nettamente inferiori rispetto sia alla media italiana che a quella internazionale.
“Noi che eravamo lo Stato di geni come Caravaggio, Fellini, Michelangelo, adesso facciamo molta fatica“, ha commentato poi Crepet durante una intervista al Corriere.