Crepet: “Oggi la società è fondata sul figliarcato, sono i figli a comandare, non i padri”

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Le dichiarazioni di Paolo Crepet, a Tagadà, programma di approfondimento giornalistico su La 7, hanno suscitato un vivace dibattito sulla struttura della società moderna e il ruolo del patriarcato nella storia umana.

Crepet ha affermato: “Patriarcato? È l’inizio della storia umana. Tutte le religioni si fondano sul patriarcato, è del tutto evidente. Che oggi sia così preminente ho qualche dubbio.”

Crepet riconosce il valore del dibattito in corso, sottolineando come questo abbia stimolato una riflessione generale: “Però credo che questo dibattito non possa che far bene: ci ha fatto riflettere, ha fatto riflettere tanti uomini e tante donne che forse non avevano messo attenzione su questo ruolo”.

L’analisi di Crepet si sposta poi sulla complessità della società contemporanea, che non può più essere interpretata attraverso il prisma di un semplice patriarcato. Lo psichiatra afferma: “Oggi il ruolo della nostra società è molto più complesso di quello in cui c’era il patriarca in cima alla piramide e poi tutti fino ai nipotini. Semmai c’è un figliarcato se proprio vogliamo capire chi comanda: sono più i figli che i patriarchi”.

Interessante è anche il riferimento alla sua esperienza personale, dove Crepet descrive la sua famiglia come matriarcale: “Io poi posso parlarne pochissimo perché vengo dal matriarcato. La mia famiglia era molto simpatica e comandavano le donne punto. E non che non ci fossero gli uomini, non erano scappati via: c’erano ma non contavano, contavano molto meno di quello che contavano mia nonna e mia madre”.

Crepet conclude la sua analisi evidenziando come gli eventi storici, come la guerra, abbiano influito sulle dinamiche familiari, portando a una maggiore centralità del ruolo femminile: “La guerra ha fatto sì che le famiglie fossero basate sulle donne”.

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