Crepet: “Niente tecnologia ai bambini. Maggiorenni a 16 anni, si faccia subito questa legge”

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Il suicidio in diretta su Tik Tok di Vincent Plicchi, conosciuto online come Inquisitor Ghost, ha scosso la comunità digitale, evidenziando una volta di più i pericoli insiti nel mondo virtuale.

Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet interviene, in un’intervista a La Stampa, riflettendo sullo stato emotivo dei giovani nella società digitale.

Crepet descrive una “solitudine perfetta” vissuta da chi naviga nel mondo virtuale, evidenziando una progressiva espansione del cinismo non generata dai social, ma messa in pura evidenza da essi. Un isolamento che Crepet definisce come “autismo digitale,” descrivendo una realtà in cui i giovani sono immersi in un mondo virtuale, scambiandolo per la realtà concreta, senza comprendere le conseguenze delle loro azioni online.

I social rappresentano, per Crepet, un “piccolo mondo iposensuale” in cui anche i sensi primari come la vista e l’udito sono limitati. Questo crea una sindrome di distacco emotivo che impedisce ai ragazzi di rendersi conto del male che possono causare o subire online.

Commentando l’accusa di “pedofilia” rivolta a Plicchi per la sua amicizia con una ragazza di 17 anni, Crepet propone una revisione dell’età legale: “Bisogna diventare maggiorenni a 16 anni,” suggerisce, sottolineando la contraddizione tra le responsabilità e le attività quotidiane dei giovani e il modo in cui vengono trattati dalla legge.

Crepet sottolinea l’importanza di fornire agli adolescenti gli strumenti per difendersi nel mondo digitale, prendendo come esempio la Svezia, dove le tecnologie digitali sono proibite nelle scuole materne per promuovere lo sviluppo sensoriale. L’obiettivo è preparare i giovani a distinguere tra mondo reale e virtuale, evitando una dipendenza totale dai dispositivi digitali.

La tragedia di Plicchi evidenzia la necessità di una riflessione sociale sulle dinamiche del mondo digitale e sottolinea l’urgenza di recuperare la capacità di indignarsi di fronte a comportamenti dannosi e immoralità.

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