Crepet: “La scuola è allo sfascio. Se qualcuno pensa che va bene così, allora si tenga il liceo che promuove il 99% degli studenti e che non dà voti, tenetevi voi questo squallore”

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“È ora di guardare dentro le nostre famiglie e ammettere il nostro fallimento”. Con la schiettezza che lo contraddistingue, in un’intervista a Cronache Maceratesi, Paolo Crepet fotografa una realtà familiare desolante, dove regnano incomunicabilità e indifferenza.

Gli ultimi episodi di cronaca, con giovani che si scagliano contro i propri genitori, sono solo la punta dell’iceberg di un malessere profondo e diffuso.

Secondo Crepet, la famiglia moderna è spesso solo una facciata, dove il benessere economico maschera l’assenza di dialogo e di interesse reciproco. Una situazione aggravata dalla dipendenza dalla tecnologia, che ha trasformato i ragazzi in “succubi del digitale”.

Ma le critiche dello psichiatra non risparmiano neanche la scuola, accusata di essere “in uno stato disgraziato”. Crepet punta il dito contro un sistema che promuove la mediocrità e non valorizza il merito, citando come esempio i licei dove quasi la totalità degli studenti viene promossa.

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