Crepet: “Genitori zombie e influencer, il 2024 è peggio del 1984 di Orwell. La scuola salvi i ragazzi con la bellezza”

Un’analisi spietata e senza sconti quella che lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet affida alle pagine di Style Magazine, mensile del Corriere della Sera. Genitori “zombie”, influencer onnipresenti e una scuola che fatica a trovare la sua strada: per Crepet il 2024 è un anno peggiore del 1984 immaginato da George Orwell.
“L’umanità non aveva ancora mai conosciuto un livello di intelligenza così basso”, tuona Crepet, puntando il dito contro i genitori iperprotettivi, incapaci di lasciare ai figli la libertà di sperimentare e di crescere. “Fai cose banalissime se hai la mamma che ti mette mille vincoli o che pensa che il gioco sia la playstation”, prosegue, denunciando una deriva educativa che soffoca la creatività e l’autonomia dei ragazzi.
Anche gli influencer, figure dominanti nel panorama mediatico contemporaneo, non risparmiano critiche. “Dovrebbero essere due in tutta una nazione”, afferma provocatoriamente Crepet, sottolineando il rischio di un’omologazione culturale e di una perdita di senso critico.
E la scuola? Per Crepet, l’istituzione scolastica ha un ruolo fondamentale nel contrastare questa deriva, ma deve sapersi reinventare, puntando sulla bellezza e sulla scoperta delle passioni individuali. “Il luogo strategico della scuola è il cortile”, afferma, “dove si trovano anche quelli che vengono cacciati dalla classe”.
Crepet immagina una scuola che sappia andare oltre i compiti ministeriali e la burocrazia, che sappia premiare la curiosità e l’intraprendenza dei ragazzi. “Ti piace stare da solo in spiaggia? Hai visto dove si trova la più bella spiaggia del mondo? Alle Seychelles? Vai là appena puoi”, conclude, invitando a coltivare i propri sogni e a non accontentarsi di una vita banale e preconfezionata.
Un messaggio forte e provocatorio, quello di Crepet, che invita a riflettere sul ruolo degli adulti nella società contemporanea e sulla necessità di restituire ai giovani la libertà di pensare, di sognare e di costruire il proprio futuro.