Crepet: “Genitori, basta proteggere i figli dalla sofferenza! Insegniamo loro il valore dell’esperienza diretta”

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In un’intervista a cuore aperto, sul canale YouTube di Mondadori, lo psichiatra Paolo Crepet si rivolge a genitori e docenti, invitandoli a ripensare l’educazione dei giovani nell’era digitale.

I ragazzi di oggi, iper-stimolati da esperienze virtuali, rischiano di perdere il contatto con la realtà e il valore della scoperta. Crepet sottolinea l’importanza di lasciare spazio alla fragilità, all’errore e alla curiosità, incoraggiando i giovani a mettersi in gioco e a vivere appieno ogni esperienza, anche a costo di soffrire.

L’intervista, con lo scrittore Gianluca Gotto, offre spunti di riflessione importanti per genitori e docenti, alle prese con le sfide educative dell’era digitale.

Lo psichiatra, ripercorrendo alcuni momenti significativi della sua vita, lancia un messaggio chiaro: la protezione eccessiva dalla sofferenza e la sovrabbondanza di esperienze virtuali rischiano di rendere i giovani fragili e incapaci di affrontare le sfide del mondo reale.

Crepet, raccontando un aneddoto legato a un viaggio in India, sottolinea come la società di oggi tenda a rifuggire il rischio e l’ignoto. La paura di fallire, alimentata da una cultura della perfezione e dalla sovraesposizione a vite apparentemente perfette sui social media, spinge i giovani a rifugiarsi in una realtà virtuale, perdendo il contatto con la concretezza dell’esperienza diretta.

“Viviamo in una società che ci spinge a conquistare, a ottenere tutto e subito”, afferma Crepet. “Ma la vera ricchezza sta nell’inaudito, in ciò che non si può programmare o controllare”. Lo psichiatra invita i genitori a non temere la sofferenza dei figli, ma a considerarla parte integrante del percorso di crescita. Solo attraverso l’errore, la caduta e il confronto con i propri limiti, i giovani possono sviluppare la resilienza e la consapevolezza necessarie per affrontare le sfide della vita.

Crepet conclude l’intervista con un invito all’ascolto e alla condivisione. I giovani hanno bisogno di modelli autentici, di figure adulte capaci di trasmettere il valore dell’esperienza, della curiosità e dell’apertura verso l’ignoto. In un mondo sempre più virtuale, è fondamentale riscoprire la bellezza dell’incontro, del dialogo e della scoperta, lasciando che siano la curiosità e la sete di conoscenza a guidare i passi delle nuove generazioni.

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