Crepet: “Cari genitori, servitù verso i figli e mancanza di autorevolezza, così educhiamo male”

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Paolo Crepet è stato ospite di Gianrico Carofiglio nella trasmissione Dilemmi su Rai 3, dove ha affrontato a modo suo la questione dell’educazione dei giovani di oggi.

Secondo lo psichiatra, c’è un diffuso disorientamento e preoccupazione tra le persone riguardo all’educazione. Crepet critica apertamente il principio della “educazione democratica” basata sull’uguaglianza, definendola “fallimentare” e causa di un disagio diffuso in età evolutiva.

“Noi abbiamo contestato i nostri genitori per diventare servi dei figli. Questo è un fallimento” ha affermato con toni decisi. Crepet sottolinea la necessità dell’autorevolezza nell’educazione, definendola indispensabile: “O sei autorevole o non conti niente”.

L’ospite contesta l’ossessione attuale per le emozioni, ritenendo che ormai le vere emozioni siano state sostituite da semplici “emoticon”. Critica anche l’idea che l’autorevolezza sia un residuo dell’Ottocento, definendola invece imprescindibile, specialmente nel contesto scolastico dove “se io uso un coltello contro un prof qualcosa deve accadere” senza giustificazioni.

Crepet auspica un ritorno alla scuola “autorevole”, dove trovino spazio anche attività come teatro, danza, mimo e musica. Propone di “togliere i social” e usare solo matite nei primi anni scolastici, recuperando metodologie ritenute ottocentesche ma “strepitose”. Secondo lui bisogna riportare il gioco nella vita dei bambini, visto che “stare davanti alla playstation non è giocare”.

In sostanza, lo psichiatra rileva una pericolosa mancanza di autorevolezza genitoriale e una sorta di “servitù verso i figli”, con genitori eccessivamente accondiscendenti che fanno credere ai figli di essere loro a comandare. Secondo Crepet è necessario “ripartire dall’autorevolezza” e dalle sanzioni educative, senza più atteggiamenti da “amichetto”.

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