Crepet: “Basta arrendersi ai social, i genitori devono interferire. Meglio accorgersi di una cosa sbagliata piuttosto che far finta di una cosa giusta”
Lo psichiatra Paolo Crepet, ospite della trasmissione Tagadà su La7, ha affrontato il tema, sempre più attuale, del ritiro sociale degli adolescenti, esortando i genitori a intervenire con decisione per contrastare la dipendenza dai social network.
Partendo dalla domanda di un genitore preoccupato per la figlia che “non esce quasi mai di casa e parla con gli amici solo nelle chat”, Crepet ha invitato gli adulti ad abbandonare un atteggiamento di passiva rassegnazione e ad agire concretamente per recuperare il dialogo e la relazione con i propri figli.
“Prendo il cellulare e lo faccio coriandoli”, ha affermato provocatoriamente Crepet, suggerendo un’azione forte per interrompere la spirale di isolamento. L’obiettivo, secondo lo psichiatra, non è punire, ma riportare i ragazzi alla vita reale, stimolandoli a confidarsi e a esprimere le proprie emozioni.
“Bisogna interferire”, ha ribadito Crepet, sottolineando il ruolo fondamentale dei genitori e degli educatori nel riconoscere i segnali di disagio e nell’accompagnare i giovani verso un percorso di crescita sano ed equilibrato.
“Il vero maestro è colui che si accorge che un ragazzo si sta isolando, che non risponde più, che ha cambiato modo di vivere e di relazionarsi con gli altri”, ha concluso Crepet. “Non si può andare a patti col dolore, meglio accorgersi di una cosa sbagliata piuttosto che far finta di una cosa giusta”.