Crepet: “Abbiamo un bisogno tremendo del merito, invece a scuola viene promosso il 99% degli studenti. Tutto ciò è assurdo”

In un incontro pubblico ad Asti, Paolo Crepet, noto psichiatra, sociologo e scrittore, ha lanciato un vibrante appello per una riforma profonda del sistema scolastico, sottolineando il valore inestimabile del merito e la necessità di un approccio più umano e meno tecnologizzato alla vita.
Durante l’evento, segnala La Nuova Provincia, Crepet ha offerto una serie di riflessioni e provocazioni sul tema dell’educazione, enfatizzando come la scuola e la società moderna sembrino allontanarsi sempre più dai principi di eccellenza e impegno.
Crepet ha messo in evidenza un allarmante trend nel sistema educativo: la promozione quasi automatica degli studenti, citando come esempio la provincia autonoma di Bolzano, dove si evita l’assegnazione di voti inferiori al 4. Tale pratica, per Crepet, non solo svaluta il concetto di merito, ma rischia anche di appiattire le differenze, eliminando ogni incentivo all’eccellenza. “Abbiamo un bisogno tremendo del merito”, afferma Crepet, sottolineando come l’eccellenza debba essere un obiettivo da perseguire, non da occultare.
Un altro tema centrale del discorso di Crepet è stato l’impatto della tecnologia sulla vita quotidiana e sull’educazione. L’aneddoto del visore della Apple venduto a 3mila euro serve a introdurre una critica più ampia: la tecnologia, se mal gestita, può isolare anziché unire, sostituendo esperienze di vita reale con simulacri digitali. L’esempio del progetto per le persone anziane in Emilia-Romagna illustra la sua tesi che la vera vita si trova nell’interazione umana, non nella comodità asettica fornita dai servizi digitali.
Parlando delle modifiche introdotte nel mondo della scuola, Crepet rimpiange la perdita di strumenti tradizionali come matite e gessetti colorati, sostituiti da lavagne multimediali e registri elettronici. Questa transizione, secondo lui, allontana gli studenti dall’apprendimento attivo e creativo, fondamentale per lo sviluppo intellettuale e personale.
Crepet critica anche il cambiamento nel rapporto tra genitori e figli, dove i primi sono ora eccessivamente coinvolti nei dettagli scolastici dei secondi, perdendo di vista l’obiettivo di rendere i figli autonomi e responsabili. Il riferimento a episodi di genitori che attaccano i professori per le valutazioni severe dimostra una pericolosa tendenza a proteggere i bambini da ogni forma di stress, anche quando quest’ultimo è parte integrante del processo educativo e di crescita.