Covid, Viola: l’ideale sarebbe chiudere la scuola, è luogo a rischio. È l’ultimo sforzo

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“Siamo in un momento molto difficile, perché il virus è cambiato ed è più trasmissibile, con le varianti così diffuse su gran parte del territorio, dobbiamo stare più attenti. Un aumento dei contagi è inevitabile, ma abbiamo imparato a gestirlo”

A dirlo Antonella Viola, immunologa e professoressa di Patologia generale all’Università di Padova, in un’intervista al Corriere della Sera.

Secondo Viola è necessario “seguire le regole delle zone a colori durante la settimana e nel weekend chiudere tutto, lasciando solo la possibilità di passeggiare. L’ideale sarebbe chiudere anche le scuole. Evitare le visite a parenti e amici aiuterebbe perché è necessario ridurre le interazioni sociali”.

“La scuola è un luogo a rischio”,  spiega Viola, perché “è impossibile tenere i bambini sempre a distanza con la mascherina ben indossata e le classi sono troppo numerose. Con questa nuova variante così contagiosa, è meglio chiudere le scuole. In questa fase bisognerebbe tornare allo smart working, ma sui luoghi di lavoro c’è grande distanziamento, tutti usano le mascherine e si vedono sempre gli stessi colleghi, come in una bolla. Se non possiamo ‘permetterci’ un lockdown come quello dell’anno scorso, queste misure dovrebbero comunque essere sufficienti”.

“Posso solo dire che è l’ultimo sforzo, conclude, bisogna tenere duro ancora un mese e mezzo e poi, tra i vaccini e l’estate, l’avremo scampata. Solo ad aprile-maggio, forse, avremo le dosi per poter cominciare la vaccinazione di massa. Intanto adotterei l’uso obbligo di mascherine FFP2 nei luoghi chiusi”.

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