Covid, Villani: “Come puoi fermare il contagio domestico se fai feste in casa? Poi il virus arriva anche a scuola”
Al Corriere della Sera, interviene il presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato Tecnico Scientifico, Alberto Villani
“Si deve decidere in base all’epidemiologia, all’andamento del virus. Là dove è alto il rischio per la popolazione, diventa alto pure per chi va a scuola. E bisogna intervenire, cioè chiudere gli istituti”.
Poi: “Permettetemi di obiettare che quella che più temo in realtà è la variante umana, cioè i comportamenti delle persone. Il virus entra dove trova le porte aperte: assembramenti, gente che non usa la mascherina, che non si lava le mani. La scuola in sé è un posto sicuro: diventa insicuro se cessa l’attenzione”.
E ancora: “Direi che non ha senso mandare tutti in castigo, tutti dietro la lavagna. In castigo ci va chi non si è comportato bene. La politica, lo ripeto, deve decidere in base all’epidemiologia: se una zona diventa rossa, è naturale che chiuda tutto e chiudano perciò anche le scuole. Del resto, mi pare che già sindaci e presidenti di Regione stiano intervenendo modulando le misure e stabilendo la Dad solo là dove i contagi sono in aumento. Sia chiara una cosa, però: più di qualunque legge, di qualunque Dpcm, è importante l’educazione civica, l’educazione sanitaria. Come puoi fermare il contagio domestico, che rimane il pericolo più grande, se ancora oggi senti parlare di party a domicilio a cui hanno preso parte più di trenta persone, tutte assembrate e senza mascherina? È chiaro che poi il virus te lo trovi anche a scuola”.