Covid, Toti: “Liguria zona gialla, ma scuole in Dad. Misura necessaria per proteggere i nonni”

“Capisco genitori e ragazzi. Chiudere le scuole superiori è una misura dolorosa, ma mollare proprio adesso dopo un anno di sacrifici sarebbe assurdo”.
“A febbraio in Liguria la curva del contagio nella fascia di età tra i 14 e i 19 anni è cresciuta più del doppio rispetto alle altre fasce anagrafiche. Agli studenti, che purtroppo possono trasmettere il virus in casa ai più anziani, dico: tenete duro, perché quando i vostri nonni saranno tutti vaccinati, sarete liberi”.
Così, su Repubblica, Giovanni Toti, a proposito della decisione di chiudere le scuole superiori in Liguria per una settimana. Una scelta che fa discutere perché la regione è in zona gialla, a parte Sanremo e Ventimiglia.
”Qui abbiamo deciso di orientarci in un modo ben preciso – spiega il governatore della Liguria – chiusure chirurgiche e mirate, no a divieti che colpiscono tutti. Ma chiusure mirate non significa solo intervenire su una specifica zona geografica, ma anche su determinate attività o contestisociali o fasce di età, come succede ora per la scuola”.
“Mi sembra una misura, adottata per ora per una settimana, tutto sommato gestibile, che ci
consente di lavorare sulla campagna di vaccinazione. Le Superiori erano già al 50 per cento e sono da tempo attrezzate per la Dad. Capisco benissimo i ragazzi: ho un nipote che si è iscritto all’Università di Genova e stava per iniziare il momento forse migliore della sua vita e da un anno è diventato l’appendice di un computer. Però, proprio perché da un anno stanno facendo sacrifici
enormi, rischiare ora sarebbe assurdo, quando penso che entro un paio di mesi potrebbero essere liberi. Io confido entro maggio di terminarela vaccinazione degli ultraottantenni. E per terminare intendo somministrare la prima dose. Da quando abbiamo iniziato la campagna, il tasso di contagio in quella fascia di età è precipitato e questa è una bellissima notizia”.