Covid scuola infanzia, Fism: “Contagi nella fascia 0-9 anni? Si documenti con dati accertabili”

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“Se sale l’indice di contagio del coronavirus in Italia e dei contagi tra 0 e 9 anni, chi di dovere lo documenti con dati accertabili. Oggi si può dire tutto e il contrario di tutto. Io credo che chi ha preso decisioni, ha fatto valutazioni. E’ da settembre che i servizi sono aperti, i contagi si scoprono a maggio? Non voglio seguire questo modo di ragionare. Se il problema dei contagi nelle scuole fosse stato vero, non sarebbe scoppiato adesso”.

Ad intervenire sull’aumento dell’indice di Rt e la probabile diffusione dei contagi fra i bambini è Luigi Morgano, segretario nazionale della Federazione italiana scuole materne, Fism, a cui sono associate circa 6700 scuole infanzia e 2300 nidi (servizi educativi 0-3), vale a dire 1/3 del servizio nazionale della scuola dell’infanzia per un totale di 450mila bambini e 40mila addetti.

Come sempre le affermazioni vanno suffragate da dati accertabili e sostenibili. E il rischio qui è che si parli in tanti“, afferma il segretario nazionale. “Noi come Fism abbiamo fatto tutto ciò che è stato stabilito per evitare la diffusione della pandemia. Abbiamo costituito le bolle, con oneri e costi aggiuntivi. Dunque quando si pongono temi di questo genere, credo sia decisivo che le argomentazioni siano suffragare da dati e sottoscrizioni di chi parla“.

Tra l’altro – conclude – oltre ad essere necessario distinguere tra prima e seconda infanzia (0-3; 0-5 – ndr), il discorso aperto adesso sono i centri estivi e la scuola d’estate. Queste sono voci che vanno a scontrarsi con Ministeri che hanno precise competenze e responsabilità“.

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