Covid scuola, il rebus degli studenti asintomatici: a casa o in classe? I sindacati: “La situazione è confusionaria, serve chiarezza”

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero della Salute hanno avviato un dialogo per armonizzare le linee guida sulla prevenzione delle malattie infettive respiratorie nelle scuole, con un focus sul Covid-19.

L’obiettivo è di creare un protocollo condiviso, eliminando l’ambiguità e i problemi derivanti da una gestione frammentata dei contagi.

Francesco Vaia, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, ha sottolineato la necessità di chiudere il dialogo entro pochi giorni. Da settimane, i sindacati chiedono indicazioni chiare. “La situazione è confusionaria, serve chiarezza”, afferma Giuseppe D’Aprile, segretario scuola della Uil. Ad oggi, tuttavia, l’unica circolare disponibile è quella di agosto, che molti istituti già applicano.

La circolare di agosto raccomanda ai positivi al Covid asintomatici di utilizzare dispositivi di protezione se in contatto con altre persone. Tuttavia, mancano dettagli su come proteggere i soggetti fragili all’interno dell’ambiente scolastico.

Orazio Schillaci, ministro della Salute, ha sottolineato l’importanza di “adottare raccomandazioni per proteggere i bambini, gli insegnanti e il personale scolastico fragili”. Una raccomandazione che suggerisce l’isolamento anche per i positivi asintomatici.

Mentre i dettagli finali sono ancora in discussione, è chiaro che una strategia unificata è non solo desiderabile, ma necessaria per garantire la sicurezza e la coerenza nell’approccio alla gestione delle malattie infettive nelle scuole.

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