Covid, no alla Dad per i figli dei sanitari. I medici: “Siamo sconcertati, ripristinare subito la deroga”

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Il ministero dell’Istruzione chiarisce i dubbi sorti su chi avesse diritto o meno alla didattica in classe dopo l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm.

In una nota si spiega che i figli dei cosiddetti lavoratori essenziali non sono contemplati. Le uniche eccezioni nelle zone in cui sono chiuse le scuole sono gli alunni disabili, quelli con bisogni educativi speciali, e i laboratori.

Covid, il Ministero chiarisce sulla scuola in presenza per i figli dei lavoratori sanitari e delle categorie “essenziali”. NOTA

Anelli (Fnomceo): “Siamo sconcertati, ripristinare subito la deroga”

“Siamo sconcertati per il susseguirsi di decisioni contrastanti sulla possibilità per i figli dei medici, degli odontoiatri e dei sanitari in genere di poter frequentare la scuola in presenza. Avevamo chiesto, per l’Otto marzo, un cambio di passo nelle organizzazioni sociali, che consentisse alle professioniste e ai professionisti di conciliare la vita lavorativa con quella familiare: proprio oggi, invece, i nostri figli trovano chiuse, in molte regioni, e senza preavviso, le porte dei loro istituti scolastici”.

Ad esprimere l’amarezza della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) per il nuovo “pasticciaccio” che coinvolge la scuola è il Presidente Filippo Anelli.

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