Covid, M5S: “Sui lavoratori essenziali serve risposta adeguata per le famiglie che sono in difficoltà a gestire la DaD”

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“Sui figli dei lavoratori essenziali c’è bisogno di aprire una seria riflessione e dare al più presto risposte adeguate alle tante famiglie che oggi sono in grande difficoltà nel gestire la dad”. Lo dichiarano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

Il nuovo Dpcm ha stabilito la chiusura di tutte le scuole nelle zone rosse, oltre a prevedere la possibilità – già utilizzata da alcune Regioni – di chiuderle nelle altre zone. Rispetto al passato, dunque, il bacino di studenti in dad si è notevolmente allargato, comprendendo ora anche i bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla prima media. Di conseguenza“, sottolineano, “moltissimi genitori in più hanno bisogno di organizzarsi con il loro lavoro per poter stare vicino ai figli minori”.

Siamo certi che si possa trovare un equilibrio tra il ridurre il più possibile la presenza degli studenti in classe – dando, come giustamente è stato fatto, la priorità assoluta a ragazze e ragazzi con disabilità e bisogni educativi speciali – e andare incontro ai genitori.  Pensiamo, in particolare, a quei lavoratori essenziali che fanno spesso doppi turni ed enormi sacrifici in questa emergenza, che non possono permettersi di esaurire ferie e permessi: bisogna fare di tutto per sostenerli, non farli sentire penalizzati”.

Il quadro è oggettivamente complesso, ma una soluzione ragionevole al problema va trovata, nell’attesa – ci auguriamo breve – di riportare il maggior numero possibile di studenti in classe, perché quello deve rimanere l’obiettivo. Non si può, dopo mesi di pandemia, fare un passo indietro rispetto a quanto previsto dal precedente Governo senza prevedere una norma di bilanciamento, che attenui i disagi più gravi che gravano sulle famiglie”, concludono i portavoce pentastellati.

Covid, il Ministero chiarisce sulla scuola in presenza per i figli dei lavoratori sanitari e delle categorie “essenziali”. NOTA

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