Covid, l’infettivologo Rizzi: “Riaprire le scuole e mandare in giro i ragazzi significa far circolare di più il virus”

WhatsApp
Telegram

Il Governo studia un piano per le riaperture, seppur graduali. In mezzo, il ritorno in classe di tutti gli studenti di ogni ordine e grado, dunque anche delle scuole superiori. Ma le criticità non mancano: la campagna vaccinale procede a rilento, così come a rilento va la discesa della curva dei contagi covid. E proprio sulla questione ritorno in classe interviene anche l’infettivologo Marco Rizzi, primario del reparto di Infettivologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. 

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, l’esperto, parla della campagna di vaccinazione, che come sappiamo, per quanto riguarda il personale scolastico, ha avuto uno stop momentaneo a causa del cambio di piano vaccinale.

Secondo Rizzi, “in una prospettiva di lungo termine e di riduzione globale dei numeri dell’epidemia è chiaro che intervenire sulle fasce di persone più mobili, con più relazioni sociali e più attive riduce la circolazione. Sul breve termine però significa pagare un prezzo in termini di morti in più. Molto difficile trovare il punto di equilibrio”.

Rizzi però evidenzia: “riaprire le scuole e mandare in giro i ragazzi, nessuno dei quali è vaccinato, significa far circolare di più il virus. Il problema non è la scuola ma tutto quello che comporta. A partire da mezzi di trasporto e socialità”.

Covid, i colori delle regioni: Campania spera nell’arancione, Sicilia a rischio rosso. Gli ultimi aggiornamenti

 

WhatsApp
Telegram

Gioca d’anticipo, aumentando il tuo punteggio in graduatoria grazie a E-SOFIA