Covid, la proposta dell’immunologo Clerici: “Vacciniamo anche i giovani per poter riaprire le scuole”
“Io da questa estate ripeto che secondo me la strategia più saggia sarebbe stata vaccinare i giovani, o almeno anche loro. Perché sono i giovani che fanno una vita sociale più intensa, che vanno fuori, si infettano spesso senza sintomi e poi vanno a salutare i nonni e portano loro il virus”.
Lo dice Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi.
Magari, conclude, “fare due corsie parallele – una per gli anziani in modo da bloccare la mortalità, e una per i giovani – aiuterebbe. Se vaccinassimo anche i giovani potremmo tornare in poco tempo ad aprire le scuole, le università, e tutto quel che poi produce attività, cultura, vita“.
In realtà, come sappiamo, già dal prossimo lunedì con diversi passaggi di regioni dalla zona rossa a quella arancione, torneranno in aula moltissimi studenti: per le scuole secondarie di primo grado in zona arancione è prevista infatti la didattica in presenza, mentre le scuole superiori si dovranno “accontentare” di lezioni in classe dal 50 al 75%.
Magari vaccinare i giovani potrebbe risultare favorevole non solo per i prossimi mesi estivi ma soprattuto per l’autunno e il nuovo anno scolastico: avere tutto (o quasi) il personale scolastico vaccinato e anche gli studenti potrebbe iniziare a costruire una scuola a prova di covid.